Riorganizzarsi è la parola d’ordine. Senza più beghe interne che ne minino la stabilità, per proiettarsi verso quel 2019 che non è poi così lontano. Ieri sera si è riunita la commissione del Pd di Monreale composta da Tonino Russo, Silvio Russo, Ignazio Davì, Vittorio Di Salvo e Biagio Cigno. Oltre a mettere a punto gli ultimi dettagli organizzativi che porteranno alla chiusura del tesseramento e al congresso del partito, la riunione è servita per valutare le novità politiche di questi giorni e specificare il punto di vista unitario della commissione. Ma andiamo per ordine. Intanto, domenica 10 dicembre in corso Pietro Novelli (altezza chiasso Cavallaro), dalle ore 9,30 alle 13 ci sarà la giornata pubblica conclusiva del tesseramento 2017. La domenica successiva, ossia il 17 dicembre, a partire dalle 10, nella sala Millunzi del collegio di Maria, si terrà il congresso cittadino per eleggere il segretario ed il direttivo.
Per quanto concerne l’attualità politica i 5 affermano quanto segue: “La fuoriuscita del gruppo legato a Toti Zuccaro ci consente di fare chiarezza. Il Pd di Monreale può finalmente superare l’ambiguità identitaria e le contraddizioni che la presenza degli esponenti ora legati a Saverio Romano finora gli avevano impedito. Il Partito Democratico con determinazione e fermezza continuerà a rispettare l’impegno assunto con gli elettori in occasione delle elezioni amministrative in cui venne eletto, il sindaco Piero Capizzi. Per tale ragione apprezziamo le sue testuali parole che a nostro avviso non lasciano alcun dubbio interpretativo: “Ribadisco che il mio progetto civico vede il Pd come interlocutore privilegiato (…). Considero il Pd un grande partito con quale riapriremo un confronto nei prossimi giorni. Chiederò di sapere chi c’è e chi non c’è per portare avanti gli obiettivi programmatici del mio programma elettorale”.
“Per quanto ci riguarda – proseguono gli esponenti Dem – siamo pronti ad assumerci fino in fondo le nostre responsabilità nell’ottica della massima chiarezza e del rilancio dell’azione amministrativa. Con altrettanta nettezza precisiamo che il Partito Democratico è ontologicamente alternativo al “progetto politico” ed al mondo dei vari Saverio Romano di turno. Quindi, siamo pronti ad un incontro costruttivo ma indisponibili a perdite di tempo”.