E’ arrivata lo scorso 7 novembre l’attesa proroga per il prossimo biennio per i nove lavoratori del Comune impegnati in “attività socialmente utili”. La giunta municipale ha, infatti, deliberato di continuare a prevedere l’utilizzo di questi precari sino al 31 dicembre del 2019, fermo restando che i relativi costi rimarranno integralmente a carico del bilancio regionale, ad accezione della minima quota che riguarda i premi assicurativi da versare all’Inail, che ammontano in totale a poco più di 800 euro all’anno. Per quanto concerne i lavoratori ASU, la delibera approvata dalla giunta Capizzi prevede, in prospettiva, la loro assunzione a tempo indeterminato in regime di part-time, con impiego per 18 ore settimanali.
“Si tratta di un provvedimento importante – sostiene il segretario aziendale della Cisl-Funzione Pubblica, Nicola Giacopelli – grazie al quale a questo gruppo di lavoratori viene assicurata per i prossimi due anni la continuità occupazionale nell’ambito dell’ente. A parte ciò, attendiamo adesso di conoscere le iniziative che l’amministrazione comunale intende assumere in merito alla ben più complessa situazione dei cosiddetti contrattisti, il cui impiego, allo stato attuale, è garantito sino al prossimo 31 dicembre”.
“Va tenuto presente che il loro definitivo inserimento nell’organico comunale – puntualizza a tal proposito Giacopelli – potrà in ogni caso avvenire soltanto dopo aver attuato la completa stabilizzazione dei dipendenti precari già da anni contrattualizzati, ai quali in base all’attuale normativa viene giustamente riconosciuta la precedenza nelle assunzioni a tempo indeterminato”.
È da ricordare, infine, che il provvedimento varato dalla giunta per acquisire efficacia dovrà essere favorevolmente esitato dalla commissione per la stabilità finanziaria degli enti locali istituita presso il Ministero dell’Interno, a cui spetta il compito di approvare le delibere adottate in materia di dotazioni organiche e di assunzione di personale dagli enti in predissesto o in dissesto.