“Quella mostra l’ho ideata io, me l’hanno rubata e non può essere fatta”. A dirlo Giovanni Parisi, imprenditore agrigentino, appassionatissimo di Van Gogh che due anni fa nella città dei templi, ideò e realizzò la mostra dal titolo “Van Gogh Multimedia Experience”. Parisi è un grande appassionato dell’artista olandese, tanto da possedere a casa tutte le riproduzioni dei suoi quadri più famosi, oltre a centinaia di libri e altro materiale.
“Ho inventato una mostra su Van Gogh con un format particolare due anni fa – racconta a Monreale Press Parisi – Lo scorso anno la realizzammo ad Agrigento grazie a dei totem messi a disposizione dalla Bi Cubo di Milano. I miei contatti erano con Stefano Trainiti, senior account manager”. Nel frattempo alla Bi Cubo inizia a collaborare anche Totò La Cagnina, che diventa delegato dell’azienda milanese: “Ci lega un rapporto di amicizia pluriennale – spiega Parisi – Fu lui che organizzò l’evento a Taormina (che si è tenuto dal 20 luglio e fino al 15 ottobre, ndr)”.
Parisi spiega di aver consegnato a La Cagnina tutto il materiale della mostra, dai disegni alle scenografie. Ma qui accade qualcosa: “Che stavano tramando qualcosa l’ho capito nel corso della presentazione alla stampa della mostra a Taormina – racconta Parisi – Non mi hanno mai citato. Anzi lo stesso Trainiti si è intestato l’idea della mostra. Inoltre nessuno mi ha mai dato un solo centesimo dagli incassi fatti alla mostra”. Per questo Parisi ha denunciato tutto alla Guardia di Finanza: “Ho chiesto un accertamento fiscale per conoscere gli incassi”. Nel frattempo, però, la Bi Cubo contatta il comune di Monreale per organizzare la mostra (inaugurazione prevista il 25 novembre): “Non do a loro nessuna colpa – spiega Parisi – Non potevano sapere la storia”. Ma Parisi è determinato ad andare avanti. “La settimana prossima sarò a Monreale dai carabinieri per diffidare il comune a fare la mostra. Devono bloccarla”.
Non è stato possibile ottenere una replica della Bi Cubo di Milano.
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