La materna di via Polizzi, Guzzo: “Polemiche sterili. La Commissione non fa terrorismo”

Redazione

Cronaca

La materna di via Polizzi, Guzzo: “Polemiche sterili. La Commissione non fa terrorismo”

05 Ottobre 2017 - 12:26

Il botta e risposta sulla materna di via Polizzi a Pioppo continua. Così dopo il racconto di Fabio Costantini (leggi qui)  arriva la nota a firma di Giuseppe Guzzo, consigliere comunale ed anche presidente della commissione d’inchiesta nata proprio per l’asilo di Pioppo. “Mi spiace aver deluso le aspettative di chi, forse influenzato da questa ormai imperante mania del complotto, credeva che lo scopo della commissione ispettiva fosse quello di fare terrorismo, giustizialismo o, peggio, una qualche forma di speculazione politica – dice Guzzo – Ho sempre cercato di non perdere di vista la cosa più importante, rilevare i fatti (comprovati dai documenti) per dare una risposta a quello che era l’oggetto dell’indagine, cioè capire se sussistevano o meno validi motivi che hanno portato poi alla chiusura della scuola. Nessuna mezza verità, ma solo verità risultanti dagli atti messi a nostra disposizione”.

Poi una precisazione: “Nessuno ha impedito al consigliere La Corte di far parte di questa commissione – dice Guzzo – Sono certo, infatti, che lo stesso avrebbe sicuramente potuto dare un contributo notevole ai lavori della commissione apportando un valore aggiunto considerato che al tempo dela chiusura ricopriva la carica assessoriale. Forse non tutti sanno che, le allusioni, le deduzioni e le affermazioni personali manifestate dai colleghi “delusi”, fondate sul sospetto, riguardano argomenti che non potevano in realtà in alcun modo essere inserite nella relazione, e ciò per espressa previsione dello statuto (art. 23 ) ma che di certo nessuno potrà impedirne la valutazione alle autorità competenti”.

Insomma Guzzo non le manda certo a dire: “Aspetto di venire a conoscenza dei fatti che mi contestano solo a mezzo stampa dal consigliere Costantini riguardo a mie ipotetiche omissioni, alle mie censure e, soprattutto, mi aspettavo che il collega circostanziasse minuziosamente le accuse che mi vedrebbero, a suo dire, colpevole addirittura di “ricatto” nei suoi confronti e nei confronti dei membri della commissione. Accuse gravissime mosse alla mia persona che in nessuna circostanza ieri il consigliere Costantini è stato in grado di dimostrare e su cui ha sorvolato, esattamente come mai erano state evidenziate nei verbali delle varie sedute di commissione”.

Poi un appunto proprio a Costantini: “Non capisco perché il consigliere del Movimento 5 Stelle non abbia voluto sottoscrivere la relazione della commissione per poi depositarne una tutta sua che altro non è che la fotocopia di quella depositata, salvo alcune aggiunte i cui contenuti comunque sono già, oltre che contenute nei verbali, stati trasferiti alla procura e che nella relazione non potevano, ribadisco, essere inserite per espresso divieto dello statuto. Una smania di protagonismo che forse è stata tenuta repressa dal giorno della sua mancata nomina alla presidenza della commissione e adesso scoppia senza apparente motivo, o ancor peggio un modo decisamente populista e privo di contenuti concreti di attrarre consensi”.

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