Palermo ricorda con una cerimonia sul luogo dell’omicidio in via De Amicis nel 38° anniversario della morte, il giudice Cesare Terranova e il maresciallo, suo collaboratore, Lenin Mancuso, uccisi dalla mafia il 25 settembre del 1979.
Quella mattina di 38 anni fa, una scorta arrivò sotto casa del giudice per portarlo a lavoro. Terranova si mise alla guida, accanto a lui come sempre, il maresciallo Mancuso. Imboccata una strada secondaria, la trovarono chiusa con una transenna che indicava dei lavori in corso. In quel momento sbucarono alcuni killer che aprirono il fuoco. Il giudice fece soltanto in tempo ad ingranare la retromarcia nel tentativo di sottrarsi ai colpi, mentre il maresciallo Mancuso tentò con la sua Beretta di reagire, ma entrambi furono raggiunti dai proiettili. Il giudice morì sul colpo, mentre il fedele collaboratore poche ore dopo in ospedale. Francesco Di Carlo, di Altofonte, esponente di spicco del mandamento di San Giuseppe Jato e uomo di fiducia di Bernardo Brusca, indicò Luciano Liggio, come colui che decise l’assassinio del giudice e come esecutori materiali: Giuseppe Giacomo Gambino, Vincenzo Puccio, Giuseppe Madonia e Leoluca Bagarella. A dare il permesso di eliminare Terranova, perché stava per diventare giudice istrutture nella commissione antimafia: Michele Greco, Bernardo Brusca, Pippo Calò, Antonino Geraci, Francesco Madonia, Totò Riina e Bernardo Provenzano.
Il sindaco Leoluca Orlando – all’estero per impegni istituzionali – ha voluto ricordare: “due uomini che rappresentano una testimonianza edificante, ancor oggi attualissima, della storia di liberazione palermitana dalla connivenza politico-mafiosa che imperversava in quegli anni luttuosi e feroci”. Alla cerimonia erano presenti tra gli altri il Questore Renato Cortese, le più alte cariche civili e militari, i familiari delle vittime, una rappresentanza dell’Anps di Monreale, guidata dal presidente Santo Gaziano e dal segretario economo Francesca Mannino, il sindacato di Polizia Coisp e una folta rappresentanza di studenti delle scuole palermitane.