Teatro Massimo sold out per la conferenza sull’Educazione alla Gioia, che ha visto il Dalai Lama tornare a Palermo dopo 20 anni. Quasi 1300 le persone sedute tra galleria e platea e oltre 190 i giornalisti accreditati. La visita del Dalai Lama, leader spirituale del Tibet e Premio Nobel per la Pace nel 1989 è stata organizzata dal Comune con la collaborazione di Nadia Speciale per Barbera & Partners, con il supporto del centro buddista Muni Gyana. Tra i presenti Totò Orlando, presidente del Consiglio comunale, Francesco Giambrone, sovrintendente della Fondazione Teatro Massimo, Renato Accorinti, sindaco di Messina e Pif.
“Dobbiamo educare e istruire la nostra mente all’amore genuino, alla compassione spinta dall’intelligenza. Per questo i tanti migranti di Palermo non vanno discriminati, ma accolti. È l’accoglienza l’oggetto della pratica della compassione”, le prime parole del Dalai Lama.
“Il Dalai Lama torna a Palermo, nella “sua” città – ha aperto il sindaco di Palermo Leoluca Orlando – nella città che nel 1996 gli ha conferito la cittadinanza onoraria. Ricordo la mia emozione e l’orgoglio di Sindaco di una città che con quella scelta lanciava un messaggio di futuro, affermava una visione e un cammino che facesse di Palermo non più capitale della mafia, non più capitale soltanto del diritto ma capitale dei diritti, spesso mortificati dal diritto, dalle leggi degli Stati. La cittadinanza onoraria ai condannati a morte e la sepoltura a Palermo di Joseph O’Dell nel 1997 furono alcune fra le tante conferme di quella visione che ha trovato nel 2015 espressione compiuta con la Carta di Palermo sulla mobilità internazionale come diritto umano inalienabile e per l’abolizione del permesso di soggiorno quale strumento legalizzato di discriminazione e violazione dei diritti umani.
Grazie, Santità, per avere accettato di essere, da anni lontani, punto di riferimento in una città dove la gioia era e deve essere liberazione dall’interno di ciascuno da egoismi e liberazione dalla soffocante cultura dell’appartenenza e dove sia quotidiano, vita domestica il rispetto della persona umana, di ogni persona umana. Tanto si è fatto – ha concluso Orlando – tanto dovrà essere ancora fatto, ma a Palermo ormai questo cammino è irreversibile e la presenza nella nostra città del “palermitano” Dalai Lama ricorderà che a Palermo siamo tutti palermitani, senza distinzione di religione o credo, di colore della pelle o di lingua, di nazionalità o luogo di nascita….”
Durante la conferenza, al Dalai Lama è stata conferita la cittadinanza onoraria di Isola delle Femmine e di Ventimiglia di Sicilia, che si aggiungono a quella di Palermo, ricevuta proprio da Orlando nel 1996.