La Guardia di Finanza ha smantellato un’organizzazione dedita al traffico internazionale di cocaina. I finanzieri hanno eseguito un provvedimento emesso dal gip presso il tribunale di Palermo nei confronti di 19 persone indagate, a vario titolo, per reati in materia di stupefacenti aggravati dalla transnazionalità. Tra questi il 38enne originario di Carini Alessandro Bono che, secondo gli investigatori, avrebbe mantenuto i contatti con i narcos sudamericani. La cocaina arrivava in Sicilia da Colombia, Venezuela ed Ecuador. A coordinare le indagini nell’ambito delle operazioni “Cinisaro” e “Meltemi” che hanno portato agli arresti tra Sicilia, Calabria e Campania, è stata la sezione locale della Direzione distrettuale antimafia.
Le persone raggiunte dalle misure cautelari, di cui tre ancora ricercati, sono tutti riconducibili a distinte organizzazioni criminali, con ramificazione in ambito cittadino ed in Comuni delle provincie di Palermo e Trapani, dediti all’importazione sul territorio siciliano di partite di cocaina provenienti dalla Colombia e dalla Calabria, alla gestione di un fitto reticolo di “distributori” di fiducia sulle piazze di Capaci, Isola delle Femmine, Partinico , Trapani, Mazara del Vallo, Marsala e Salemi, nonché alla organizzazione di “squadre” di pusher per la piazza di Carini e di alcuni Comuni limitrofi.
Operavano da perfetti consociati in ossequio a logiche gerarchiche ben definite, con una rigorosa spartizione di compiti nel campo del traffico internazionale degli stupefacenti nonché del successivo smercio sul territorio. Le indagini hanno consentito di accertare che Alessandro Bono era al vertice di un’associazione a delinquere dedita all’importazione dal Sud America di ingenti quantitativi di stupefacenti. Con la complicità di alcuni colombiani Edwin Arturo Molano Hurtado, Murillo John Jarlin Rosero, David Guillerno Naranjo Vasquez e Gloria Sulay Cotazo Zamorano (anch’essi destinatari della misura della custodia in carcere), aveva avviato una serie di trattative con narcotrafficanti operanti in Venezuela, Ecuador e Colombia, per far giungere in Italia ingenti quantitativi di cocaina purissima.
Altri componenti dell’associazione erano Giuseppe Mannino, quale corriere sul territorio nazionale e Salvatore Faraci che coadiuvava Bono nell’acquisizione della cocaina importata dall’estero. L’associazione si avvaleva di corrieri palermitani e calabresi per il trasporto dello stupefacente, tra cui Pietro Balsamo, Carmelo Cutrì, Michele Ferrante, Nino Vittorio Tripodi e Concetta Cangemi. A Bennj Purpura, Salvatore Spatola era, invece, affidata la delicata funzione di cedere a terzi acquirenti lo stupefacente.
Oltre al canale di approvvigionamento sudamericano, l’organizzazione intratteneva stabili rapporti con fornitori calabresi di stupefacente. In particolare, il calabrese Rocco Morabito, riforniva l’organizzazione siciliana di significativi quantitativi di cocaina, che venivano venduti a Bono ed anche al sodalizio capeggiato da Francesco Tarantino, originario del rione palermitano di Borgo Nuovo.
Le organizzazioni disarticolate erano, peraltro, attivissime nello smercio dello stupefacente sul territorio cittadino e di vaste zone della Sicilia occidentale. Le indagini hanno anche accertato che l’organizzazione aveva fornito il noto pregiudicato, allo stato detenuto per omicidio, Fabio Chinachiano – a capo di un sodalizio operante nel quartiere Zen di Palermo e contiguo al mandamento Tommaso Natale e San Lorenzo – il quale, secondo le ricostruzioni degli investigatori, si rivolgeva per l’acquisto di partite di droga anche al campano Ernesto Anastasio, tramite il proprio corriere Mario La Vardera.
Nel corso delle indagini, condotte dal Gico del Nucleo di Polizia Tributaria di Palermo e dalla Sezione Narcotici della Squadra Mobile di Palermo dal dicembre del 2014 al febbraio 2017, sono state intercettate una serie di partite di cocaina, anche in collaborazione con la Polizia di altri paesi, tra cui quella ecuadoregna e spagnola, per un quantitativo complessivo di oltre 33 chili. La droga destinata all’organizzazione viaggiava per via aerea, per terra o per mare, tanto che alcuni sequestri sono stati eseguiti presso gli aeroporti di Roma Fiumicino, Milano Malpensa e Ciampino oltre che indosso a corrieri a bordo di traghetti e autobus di linea, spesso celata in svariati articoli quali libri, pedane, motori e macinini da caffè.
GLI ARRESTATI
Custodia cautelare in carcere:
1. BONO Alessandro, di anni 38
2. MOLANO HURTADO Edwin Arturo, colombiano, di anni 36;
3. MANNINO Giuseppe, di anni 30;
4. FARACI Salvatore, di anni 49;
5. TARANTINO Francesco, di anni 32;
6. MORABITO Rocco, di anni 30;
7. CUTRI’ Carmelo, di anni 29;
8. SERGIO Giovanni, di anni 29;
9. NARANJO VASQUEZ Davide Guillermo, colombiano, di anni 33
10. ROSERO MURILLO John Jarlin, colombiano, di anni 40;
11. COTAZO ZAMORANO Gloria Sulay, colombiano di anni 43;
12. SPATOLA SALVATORE, di anni 69;
13. FILIPPONE Giuseppe, di anni 42.
Arresti Domiciliari:
14. CHIANCHIANO Fabio, di anni 52;
15. PURPURA Bennj, di anni 23;
16. VACCARELLA Antonino, di anni 34;
17. PIZZO Davide Vincenzo, di anni 43;
Obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria
18. BALSAMO Pietro, di anni 36;
19. ANASTASIO Ernesto, di anni 30.