Bloccata nel traffico rischia un parto prematuro: salvata dalla polizia

Redazione

Cronaca

Bloccata nel traffico rischia un parto prematuro: salvata dalla polizia

07 Settembre 2017 - 13:54

Era rimasta bloccata nel traffico durante la corsa in ospedale. A salvare la donna in procinto di partorire, alcuni poliziotti appartenenti all’Associazione Nazionale Polizia di Stato di Monreale. Una corsa contro il tempo tra le auto imbottigliate nel traffico delle commemorazioni per la strage di Capaci, poi l’arrivo in ospedale, le cure dei medici e la nascita del piccolo Francesco.

Quello dello scorso 23 maggio è stato un intervento degno della sceneggiatura di un film, quando i poliziotti dell’Unità Operativa Pronto Intervento, dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico si sono accorti che, all’interno di una vettura bloccata nel traffico, stava accadendo qualcosa di grave. Erano le ore 8,20, all’interno di una vettura bloccata nel traffico di piazza Indipendenza, una coppia di palermitani stava vivendo momenti di agitazione e panico. Ed infatti a bordo c’erano una donna, alla 36esima settimana di gravidanza ed in procinto di partorire e il marito che, alla guida, tentava disperatamente di raggiungere l’ospedale. I poliziotti hanno notato che qualcosa non andava e si sono avvicinati. Appreso che era in corso un parto prematuro e che non bisognava perdere altro tempo, hanno, quindi, provveduto a far spostare le auto che ingombravano la carreggiata. E con l’utilizzo di lampeggianti e sirena hanno aperto un varco, riuscendo a scortare la giovane coppia in ospedale.

“L’intervento dei poliziotti – hanno spiegato i medici dell’ospedale – è servito probabilmente a salvare la vita sia alla donna che al bimbo che portava in grembo. Così facendo gli hanno permesso di arrivare in tempo per sottoporli agli interventi necessari”. Nel corso di questi mesi, i neo-genitori del piccolo Francesco hanno cercato, invano, di rintracciare gli agenti che li hanno soccorsi. Oggi, grazie anche alla pagina Facebook della Questura di Palermo, sono riusciti a contattare ed abbracciare tra le lacrime quegli “angeli in divisa” – così li hanno soprannominati -, ed hanno voluto ringraziare la polizia, scrivendo una lettera indirizzata al Questore di Palermo Renato Cortese. “Caro Signor Questore, sia orgoglioso di avere questi uomini, nonché Angeli in divisa, che portano in alto tra la gente il nome della Questura di Palermo e dell’intera Polizia di Stato”.

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