Cronaca

Monreale, la cultura dell’accoglienza e i disabili che cercano (invano) i bagni pubblici

Imparare la cultura dell’accoglienza diceva Don Nicola Gaglio all’indomani della sfilata firmata da Dolce & Gabbana. Ecco la cultura dell’accoglienza la città di Monreale dimostra di non averla ancora imparata. Perché non solo è una città piena di barriere architettoniche a volte insormontabili, ma continua a non offrire un servizio di bagni pubblici. Che rimangono chiusi. E i turisti “approfittano” di quelli che mettono a disposizione i commercianti. Ma non tutti possono usarli. Perchè qualche giorno fa a Monreale è arrivato un gruppo di turisti disabili. Molti di loro erano in carrozzella. A parte gli spostamenti difficoltosi, è stato impossibile per loro usare i bagni visto che non esistono. Insomma una cartolina di un pessimo ricordo, per loro, da riportare a casa. Per non parlare del fatto che arrivare da Palermo, a bordo del 389 dell’Amat, è quasi impossibile: un disabile in carrozzella non potrebbe percorrere da solo il tratto stradale dal capolinea del 389 fino alla piazza. I marciapiedi, le auto parcheggiate in modo selvaggio, i motorini che fanno da ostacolo. Insomma una città Unesco che non sa elevarsi agli standard delle migliori città turistiche del mondo.

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  • Vi ricordo che lo stato obbliga per legge i proprietari dei locali pubblici , se effettuano servizio ai tavoli, ad avere un servizio igienico per le persone diversamente abili, uno per il personale,un antibagno dove vi sia un lavabo.
    Vorrei capire i servizi igienici del comune?
    La polizia municipale di monreale non poteva mettere a disposizione di queste persone i servizi igienici del proprio personale.
    Ed il nostro sindaco,il quale rappresenta i cittadini monrealesi,cosa ne pensa, ne era a conoscenza?
    Con tutti i turisti che visitano il nostro paese, questo non mi sembra un bel biglietto da visita.

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