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Strage di Bologna, anche Altofonte ricorda le sue vittime

Nel giorno del 37esimo anniversario della strage alla stazione di Bologna, in cui persero la vita 85 persone e che causò oltre 200 feriti, questa mattina nella sede del comune bolognese l’associazione familiari ha lasciato l’aula quando ha preso la parola il ministro Galletti, che rappresentava il governo alla commemorazione, in segno di protesta per le promesse non mantenute. “Siamo stati traditi da chi doveva stare al nostro fianco. Gli impegni presi non sono stati mantenuti”, ha detto il presidente del’associazione Paolo Bolognesi, nel suo discorso davanti alla stazione dopo che era stato osservato un minuto di silenzio. Si riferiva ai risarcimenti mai arrivati e alla direttiva del governo Renzi sulla desecretazione degli atti dell’inchiesta, mai applicata.

E anche Altofonte ricorda le sue vittime. Quel giorno a Bologna persero la vita tre giovani del centro alle porte di Palermo. Luca Marino (24 anni), Angelina Marino (23 anni), Domenica Marino (26 anni). A perdere la vita anche Antonella Ceci di appena 19 anni, fidanzata di Luca. Quel giorno Angelina e Domenica erano arrivate a Bologna per conoscere proprio la futura cognata. Nel pomeriggio di quel 2 agosto, una telefonata sconvolse per sempre la vita della famiglia parchitana: era stata trovata la carta d’identità di Mimma. Poi, da sotto le macerie, hanno estratto i corpi, uno dopo l’altro di Domenica, Luca, Angelina e Antonella.

La giustizia ha individuato nei terroristi Nar Francesca Mambro, Giusva Fioravanti e Luigi Ciavardini gli autori materiali della strage, ma non sono stati trovati i mandanti. I parenti delle vittime chiedono di indagare ancora sulla loggia P2. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha affermato in un messaggio che “il bisogno di verità non può fermarsi dove sono ancora presenti zone d’ombra”. L’appoggio nella battaglia per la ricerca della verità è arrivato anche dal sindaco Virginio Merola e dal premier Gentiloni. “Bologna non dimentica”, recita lo striscione che ogni anno apre il corteo che dal Comune porta alla Stazione, dove l’orologia segna ancora le 10,25, ora della strage.

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