Massimiliano Lo Biondo, componente dell’assemblea provinciale del Pd, è intervenuto sul ventilato accorpamento fra la scuola Pietro Novelli e il Guglielmo II, invitando la politica a ponderare le scelte che potrebbero squilibrare l’offerta formativa e a lavorare per il bene di tutti, ma, soprattutto, prenda a cuore le sorti, di chi rischia di essere schiacciato dal più forte.
“La politica – ha detto l’esponente del Pd – sostenga la crescita complessiva e collettiva, facendosi promotrice di un ragionamento che valorizzi tutti gli istituti. Ascolti tutti, soprattutto chi lancia un allarme, un timore. Le parole della dirigente della scuola Veneziano, Beatrice Moneti, in questo senso, nel suo grido di preoccupazione. Sarebbe stata opportuna – continua Lo Biondo – una riunione allargata a tutte le scuole, per ragionare di una crescita complessiva e sinergica tra tutte le istituzioni scolastiche”.
La scuola Guglielmo II, notoriamente, è destinataria di un finanziamento del Ministero della Publica Istruzione di circa 12 milioni di euro, anche grazie al lavoro superlativo dei tecnici comunali; la scuola Pietro Novelli è cuore di una iperattività di grande energia e qualità; la scuola Antonio Veneziano segna da tempo una crescita degli iscritti, (nel 2016 ben 943), segno di una qualità dell’insegnamento.
“Queste, tutte ragioni valide per poter affermare che la strada dei percorsi che puntano alla formazione di un unico polo, attraverso una sinergia che non coinvolge tutti, è assolutamente una logica sbagliata. Auspico che invece l’amministrazione possa trovare la voglia e l’autorevolezza per costruire davvero un grande polo di sinergia, ma non escludendo nessuno dai tavoli e dalla progettualità. Non dimentichiamo che in giro esistono diversi istituti, dove l’istruzione è in grado di formare tanta brava classe dirigente. Sarebbe, dunque, davvero assurdo e inaccettabile – conclude Lo Biondo – un giorno accorgersi di avere scelto un percorso sbagliato, dove delle scelte politiche hanno determinato la sofferenza di una istituzione scolastica a vantaggio di un’altra”.