Grande è il successo che si è registrato per i festeggiamenti organizzati a Pioppo in onore di Sant’Anna. Numerosi sono stati gli eventi che si sono succeduti nella frazione. “Puzza i mucca”, “cacaova”, “arancina chi peri”, queste sono alcune delle squadre che hanno gareggiato nel torneo in onore della Santa. Nomi goliardici che ben rappresentano lo spirito di sintonia manifestato durante il torneo. La squadra “cacaova” ne è stata la vincitrice.
Dal Cabaret di Akiz e Balistreri fino al concerto dei Tamuna, gruppo musicale che ha riscosso molti consensi nel pubblico. Si è pensato, pure, ai più piccoli con i giochi d’acqua, tenutisi a piazza Manzoni, che hanno suscitato vivo entusiasmo e partecipazione tra i ragazzini. Sorprendente il calcio balilla umano. Realizzato un campo di calcio, i giocatori, con le mani legate a delle stecche, hanno imitano uno dei divertimenti più comuni tra i giovani.
Accanto al rito “profano” si è svolto quello “sacro”. Il simulacro custodito nella chiesetta del Baglio compie 110 anni da quando i “pioppitani in America l’eressero a loro spese” nel 1907. Nel tradizionale triduo in onore di Sant’Anna, si è chiesto, a gran voce, “grazia, matruzza amurusa grazia”, in particolare, una materna protezione su tutti i ragazzi, soprattutto quelli di Pioppo, affinché i recenti fatti tragici che hanno colpito il paese non accadano mai più.
La processione, musicata dalla banda del Comune di Monreale, ha percorso le vie della frazione fino a sera, quando scintillanti giochi pirotecnici hanno chiuso la piacevole serata. Erano presenti il Maresciallo Capo Giuseppe D’Agostino della stazione dei Carabinieri di Pioppo, il sindaco Piero Capizzi, l’assessore Cangemi e il Presidente della consulta D’Alcamo.
Al termine del rito, è partito un applauso e un altro ancora, non solo, questa volta, per l’ingresso della santa in Chiesa ma, anche, in ricordo di tutti coloro che, in questi anni, in giovane età, ci hanno lasciato troppo velocemente e che tutti noi ricordiamo festeggiare la patrona di Pioppo in maniera attiva e gioiosa. Tra quelle strade e tra quei campi di calcio non abbiamo più visto la loro presenza, sicuri che, adesso, ci staranno guardando, con un pallone da calcio, lassù, divertendosi allo stesso modo.