Ieri a Tagliavia, monsignor Michele Pennisi, ha inaugurato l’inizio della raccolta del grano nei terreni che l’Arcidiocesi di Monreale ha affidato all’Associazione Speranza e Carità di Biagio Conte. L’eccezionalità dell’evento è stata segnata anche dalla presenza dell’assessore all’Agricoltura della Regione Sicilia, Antonello Cracolici, che ha donato l’affitto della mietitrebbia.
Una vera mattinata di festa segnata dalla presenza dei rappresentanti dell’Associazione di fratel Biagio di tutta la Sicilia, che con i pullman sono giunti, non senza difficoltà per via della strada di accesso ormai da anni dissestata, al famoso Santuario per iniziare la giornata nella memoria di San Benedetto Abbate e affidare con la Celebrazione Eucaristica la mietitura alla Madonna. I fratelli dell’associazione hanno restaurato lungo questo inverno un antico rudere di una vecchia casa rurale presente nei terreni del Santuario e lì hanno offerto a tutti i partecipanti i frutti della terra, il pane, i formaggi, i pomodori e tanto altro che quelle terre così ricche sanno offrire grazie alla fatica e alla passione di questi fratelli che tutto l’anno si prendono cura della campagna.
Don Pino Vitrano, braccio destro di Biagio Conte, ha spiegato come le varietà delle sementi di grano, “Core” e “Tumminia” (offerte da varie aziende siciliane) danno un raccolto che riesce a coprire il fabbisogno della comunità per più di sei mesi. “Da quando nel 2013 – spiegano dalla Diocesi – monsignor Salvatore Di Cristina, allora Arcivescovo di Monreale, ha affidato in comodato all’Associazione Speranza e Carità diversi ettari, i passi compiuti grazie alla generosità di tanti fratelli che si prendono cura della Comunità di Biagio Conte sono stati tanti, anche in termini di dialogo interreligioso con i fratelli musulmani ed ebrei”.
Diverse opere nella casa rurale di Tagliavia sono state realizzate da alcuni artigiani musulmani e lo scorso aprile la Comunità ha donato 60 chili di farina del grano raccolto da queste terre alla comunità ebraica con cui hanno impastato il pane per celebrare la loro pasqua. Insomma, il vero segno di Speranza di questa comunione vissuta sotto la protezione di Maria in fondo è sempre la Carità perché “come questo grano era sparso per i campi e raccolto è diventato un solo pane spezzato così si raccolga la tua Chiesa dai confini della terra nel tuo Regno” (Didakè, 9).