La comunità ecclesiale di Corleone si ritroverà presso il quartiere delle case popolari di contrada San Marco per vivere insieme ai ragazzi dei gruppi Grest delle varie parrocchie una Giornata all’insegna della Comunione. Sono circa 400 i bambini attesi che staranno insieme dalle 17 per costituire un vero segno di speranza per il futuro del quartiere. “Un atto – spiegano dalla Diocesi – di comunione per dire a tutta la Comunità che il cambiamento è possibile”.
Le attività con i ragazzi, caratterizzano spesso la vita pastorale delle Comunità parrocchiali, ma quella di oggi si caratterizza per il luogo: un quartiere popolare in cui il disagio sociale spesso si connota in devianze precise di spaccio, prostituzione e microcriminalità. La presenza dei ragazzi vuole essere una risposta a questo malessere sociale, così una città come Corleone, spesso additata per il suo protagonismo mediatico sui temi della mafia e della criminalità, domani vuole essere un segno di speranza per lo stesso territorio: “insieme si può!”.
La manifestazione che vede protagoniste le comunità parrocchiali è promossa anche dalla Pastorale Giovanile della Diocesi di Monreale e dall’Associazione RelAttiva – Relazione Educa(t)tiva ed è patrocinata dal Comune di Corleone. Ci saranno gli educatori che guideranno i ragazzi nei giochi a squadre, i genitori che prepareranno la merenda e l’Arcivescovo Michele Pennisi che con i sacerdoti della città guiderà la preghiera.
“Tali attenzioni – continuano dalla Diocesi – sono una prerogativa del nostro territorio diocesano che proprio nei giorni scorsi ha visto un’attività simile a Capaci nell’ambito del “Tempo Estate Eccezionale” con l’Azione Cattolica della Chiesa Madre: circa 50 bambini del quartiere antico “terra vecchia” con diverse emergenze economiche e sociali hanno interagito per una settimana con il territorio coinvolgendo anche uno stabilimento balneare”.
Altre esperienze sono in programma anche a Cinisi con “I Giochi senza quartiere” della parrocchia Ecce Homo, e si è appena conclusa l’esperienza del Campo scuola dell’Azione Cattolica dei Ragazzi che ha coinvolto ben 130 ragazzi di tutta la diocesi per ben 4 giorni sul tema della “Laudato Sì”: per vivere un legame di interesse e di cura con il territorio in cui si vive, scoprendo che è fatto di persone, di storia e di bellezze da condividere.
“In una società spesso distratta e che non si accorge del degrado morale in cui crescono i propri figli – concludono gli organizzatori – queste sono esperienze di una “Chiesa in uscita” che guarda al territorio in cui vive la sua Storia di Fede e pone le fondamenta del cambiamento e della conversione a partire dai bambini”.