Il conto alla rovescia per l’ultimo kick off della stagione è ormai entrato nella fase calda. Anzi, caldissima. Poche ore ancora ed il Nine Bowl 2017 andrà in scena con gli Sharks Palermo che puntano allo storico bis tricolore.
Domani, 7 luglio, a partire dalle 21, infatti, al “Romeo Menti” di Vicenza, gli Squali campioni in carica cercheranno la riconferma sfidando i Sentinels Isonzo per la finale scudetto del campionato italiano di football americano a nove. Come è ovvio che sia, ci si aspetta la classica sfida tra titani con due formazioni che, peraltro, arrivano a questo epilogo per il titolo nazionale di terza divisione imbattute dimostrando di essere quanto di migliore ci sia attualmente in circolazione nel panorama nostrano. Gli Sharks, proveranno, quindi a concedere il bis e cercano la ventesima vittoria di fila in due anni, ma per dirigenza, staff tecnico e giocatori è già un piccolo grande miracolo essere riusciti ad arrivare a Vicenza, sede della finalissima. Il motivo lo spiega Alessandro Fonti, head coach del team palermitano: “I pensieri, come sempre, sono più legati alla parte logistica perché portare cinquanta persone da Palermo a Vicenza e viceversa, in alta stagione, con le nostre magrissime tasche, è la vera impresa. Solo questa trasferta costa più del budget annuale di una qualsiasi altra squadra che gioca nella nostra categoria; basti pensare che partiremo da due aeroporti (Palermo e Trapani) ed atterreremo su quattro aeroporti diversi, quasi tutti ad almeno due ore da Vicenza”.
Come ogni finale è difficile è lecito aspettarsi una sfida tirata, all’ultimo lancio, all’ultima corsa, all’ultimo intercetto, all’ultimo calcio. Le due squadre hanno finora sbaragliato tutte le loro avversarie e non c’è nessun precedente diretto. Si contrappongono l’esperienza dei palermitani (imbattuti dal giugno del 2015 e vincitori del Nine Bowl 2016 disputato a Cesena) e la voglia di emergere dei friulani (i Sentinels sono di Ronchi dei Legionari, un paesino in provincia di Gorizia) che, dal ko con gli Islanders nei quarti di finale della North Conference del giugno dello scorso anno, hanno sempre vinto ed in quasi tutte le occasioni hanno dominato il loro mach.
Sempre Alessandro Fonti ci presenta questa sfida: “La finale è sempre la finale, con tutto il carico di emozioni e sensazioni che porta con sé. Certamente il palcoscenico è quello dei grandi eventi (Stadio Romeo Menti di Vicenza) e saremo sotto gli occhi di tutta l’Italia del football americano per difendere il tricolore conquistato lo scorso anno a Cesena. Gli addetti ai lavori ci danno per favoriti, ma scaramanzia a parte non è mai stata nostra abitudine quella di sottovalutare l’avversario o abbassare la guardia. Anche perché i Sentinels, come noi, sono arrivati a questo incontro imbattuti e con un ruolino di marcia invidiabile. Non ci sono mai stati precedenti tra i giovanissimi Sentinels e noi. Di loro sappiamo abbastanza poco, se non quello che abbiamo potuto vedere nello scarso materiale video a disposizione o letto nei vari articoli a loro dedicati e nelle statistiche dei match disputati. Sappiamo che sarà una partita dura e molto fisica, visto lo stile di gioco dei nostri avversari molto run-oriented, che certamente vantano un “peso” superiore al nostro. E’ una squadra ottimamente allenata dall’amico Michele Degrassi, che in attacco è molto disciplinata ed esegue bene il proprio gioco orchestrato dal QB Alex Arduini e portato avanti da un solista come il runningback Andrea Alimonda. Ritengo che il vero punto di forza sia però la difesa, sempre attenta e veramente brava a limitare le sfuriate avversarie. I linebacker Stefano Pitton e Michael Tavano sono certamente tra i giocatori che si sono distinti come efficacia”.
Ma gli Sharks di certo non staranno a guardare. “Abbiamo studiato allo sfinimento quel pochissimo che avevamo a disposizione – spiega il tecnico palermitano – visto che la dirigenza Sentinels non gradisce la diffusione dei propri video. Fortunatamente abbiamo uno staff tecnico molto preparato e formato, ed insieme abbiamo approntato delle strategie offensive e difensive che reputo performanti, e dei giocatori di livello che siamo sicuri sapranno interpretarle al meglio. Realmente quello su cui stiamo ancora lavorando è il profilo psicologico, affrontare una finale è difficile, ci sono tante ansie ed emozioni che si rincorrono e che rischiano di far perdere la lucidità necessaria per giocare come sappiamo”.
Il team palermitano giunge all’ultimo appuntamento stagionale con la rosa quasi al completo. Giusto un paio di assenze legate a motivi scolastici che fanno ben capire la giovane età media del roster degli Squali che può certamente puntare ad un roseo futuro dal punto di vista tecnico. Non saranno della finale il forte defensive tackle Calogero Mondello che deve sostenere l’esame orale di maturità sabato mattina, e non ci sarà per motivi lavorativi il cornerback Agostino Puma, alla sua prima esperienza nel football americano ma dotato di mezzi enormi. “Fortunatamente – conclude Fonti – abbiamo recuperato tutti gli infortunati, anche perché credo che alcuni giocherebbero zoppi pur di esserci”.