Il tribunale civile ha condannato l’Asp a risarcire un bambino, che oggi ha 15 anni, con quasi 3 milioni di euro. “E’ nato tetraplegico per negligenza dei medici dell’ospedale Ingrassia”, è quanto ha stabilito il tribunale. L’azienda sanitaria, dovrà anche versare 1.344 euro al mese da quando compirà 18 anni a quando ne avrà 65, per un totale di circa 758 mila euro. L’adolescente, invalido al cento per cento a causa della malattia non potrà mai lavorare. A riportare la notizia è il Giornale di Sicilia. Il parto è avvenuto nel 2002. La mamma ha avuto un “cesareo in assenza di battito cardiaco”. Secondo il giudice Paolo Criscuoli se il parto fosse stato eseguito prima di quando è stato effettivamente fatto si sarebbe potuto evitare la malattia: “Medici negligenti durante i controlli fatti sulla gestante”. La donna, allora 34enne, arrivò in ospedale il 26 giugno e partorì solo il 28. A versare il maxi risarcimento e il vitalizio non sarà, come avviene di consueto in questi casi, l’assicurazione: la Reale Mutua ha dimostrato che la richiesta di copertura fatta dall’Asp sia avvenuta oltre i termini.