Da dove venissero non si sa con certezza ma la provenienza dei due che si poteva supporre era certo un qualche meandro di qualche esotica foresta fatata. Era la mattina presto di un giorno di primavera quando arrivarono nella cittadina. Erano vestiti in modo troppo bislacco per passare inosservati.. Uno era di statura un po’ più alta del normale, l’altro più piccolo e tondetto ma tutti e due vestiti di uno strano vestito fatto da due pantaloncini alle ginocchia di panno verde, un gilet marrone su una camicia rossa e un buffo cappello a forma di pan di zucchero. Sembravano, insomma, usciti da uno di quei libri di favole che sono tanto cari ai bambini.
Qualcosa però, a dispetto delle loro buffe apparenze, nel loro aspetto, lasciava perplessi coloro che li guardavano con un po’ più di attenzione. Non era una sensazione precisa ma era come un senso di disagio dovuto forse al loro vago odore di muschio o di una qualche esotica fragranza, forse allo sguardo non proprio sereno, forse a quella piccola piega appena accennata all’ angolo della bocca che sembrava espressione di un certo disgusto unito ad una qualche forma di intima soddisfazione e in qualche modo anche di disprezzo per l’ universo mondo; persino il più piccolo dei due sembrava guardare tutti dall’ alto. Un altro particolare da non sottovalutare era il tipico rumore proveniente dalle borsette di pelle scamosciata che i due portavano attaccate alle cinture. Tutti riconobbero le magiche borsette che si diceva da loro stessi confezionate nelle nebbiose pianure del nord che seguivano col tintinnio il ritmo dei loro passi. Dopo una breve sosta al bar che sollevò non poca curiosità, si diressero dritto filati verso il palazzo del governo. Entrarono nel grande portone di ingresso diretti con decisione nelle stanze alte del potere cittadino. Un commesso, nella sala di attesa, alla loro vista, trattenendosi con difficoltà dal ridere, chiese loro con espressione stupita cosa volessero. Il più alto dei due porse un biglietto da visita fatto di corteccia di quercia. L’ espressione del commesso appena vide i nomi stampati in oro sullo strano biglietto, cambiò repentinamente e con fare inusualmente gentile che rasentava il ruffianesimo chiese loro di aspettare un attimo, che subito il governatore li avrebbe ricevuti, chè erano attesi. Con slancio felino si tuffò oltre la porta che separava l’anticamera dalla stanza del primo cittadino e lo si udì distintamente dire, quasi urlando, : “Qua sono! Sono arrivati! Loro sono: Amaro & Palandrana!”.
L’ altissimo governatore del paese uscì dalla prestigiosa stanza dove stava di solito e, spolverato un sorriso che chi ebbe la fortuna di vedere ancora si ricorda, tendendo la mano in segno di saluto si rivolse ai due dicendo: “vi aspettavo con ansia, felice di vedervi!” subito dopo i tre sparirono dalla porta principale nella stanza del Governo. Al cospetto di alcuni fidati dignitari, svolte le formalità di rito e le presentazioni dei dignitari (non certo dei due che, universalmente preceduti da fama internazionale, non avevano necessità di alcuna presentazione), sedutisi in semicerchio con al centro i due folletti, sembravano non avere orecchie che per quello che i due si stavano apprestando a dire. Fu così che il più alto dei due srotolò una lunga pergamena che qualcuno sbirciando riferì più tardi essere intitolata:
“Sabba secolare ovvero Manifestazione Internazionale riservata ad alcuni fenomenali abitanti dell’ ingiusto pianeta” programma e proposte ( obbligatorie ).
E qui, scusate l’ inciso, ci viene in aiuto il solito inestimabile Professore ( G.Talpa ) che, come sapete (vedi link), è riuscito a riesumare alcuni documenti del vecchio archivio e mi ha così fornito alcuni estratti della pergamena che sottopongo alla vostra attenzione. Non tutto, come al solito, è chiarissimo ma resta pur sempre un documento di importante valenza storica e, perché no, culturale. Inoltre può sembrare quantomeno singolare che alcune delle richieste fatte dai due gnomi potessero essere accettate senza discutere ma c’è da ricordare che ci trovavamo dinanzi a due personaggi dotati di poteri straordinari, grazie, pare, anche alle loro borsette fatate, che, opportunamente scosse alle prime avvisaglie di dubbio, col loro tintinnio fatato pare riuscissero a far cambiare all’ istante opinione anche ai più riottosi.
Vediamo le richieste (subito accolte) sulla base dei ritrovamenti.
RICHIESTE DI ACCESSO, CHIUSURA AL TRAFFICO E RIMOZIONI
1. Richiesta di chiusura al traffico veicolare di tutta la piazza Guglielmo II e piazza Vittorio Emanuele (area intorno al giardino) dalle ore 00.01 del giorno 04/07 alle ore 16.00 del giorno 08/07 per attività di allestimento e dalle ore 04.00 del giorno 09/07 fino alle 20.00 del giorno 10/07 per attività di disallestimento.
2. Permessi di accesso ai mezzi di trasporto per attività di carico e scarico in piazza Guglielmo II; interno cortile Complesso Monumentale dalle ore 00.01 del giorno 04/07 per attività di allestimento ed evento. Disallestimento, con riconsegna progressiva delle aree fino alle ore 20.00 del giorno 10/07.
3. Richiesta di chiusura al traffico veicolare di via Guglielmo Normanno e via Chiesa Agonizzanti, via Roma angolo via Ritiro (tranne residenti ed esercenti) dalle ore 00.01 del giorno 04/07 alle ore 16.00 del giorno 08/07 per attività di allestimento e dalle ore 04.00 del giorno 09/07 fino alle ore 20.00 del giorno 10/07 per attività di disallestimento.
4. Rimozione dei dehor, delle fioriere dei bar lato piazza Vittorio Emnuele, di tutte le fioriere di piazza Guglielmo II e di tutte le bancarelle solitamente presenti nella piazza.
5. Rimozione delle panche di cemento e dei cestini raccolta rifiuti posizionati sul marciapiede circolare al centro piazza.
6. Rimozione delle bandiere esposte dalla finestra soprastante il portone centrale del Complesso Monumentale (il 07/07 dalle ore 16 alle ore 22.30 e il 08/07 dalle ore 16 a fine evento).
7. Richiesta di autorizzazione alla esecuzione di un eventuale spettacolo pirotecnico e di fiamme controllate, con il posizionamento delle sorgenti degli effetti in corrispondenza della terrazza del Palazzo Monumentale, con affaccio sul Giardino Belvedere.
Ora la cosa che più colpisce, oltre alla rimozione di fioriere, bancarelle e dehor, è la rimozione coatta delle panchine e dei cestini porta rifiuti che erano stati in passato onore e vanto delle passate e presenti amministrazioni che manifestavano tangibilmente il livello di civiltà raggiunto dal paese tutto. Anche la rimozione delle bandiere dal portone centrale sarebbe potuto sembrare di scarso conto se quelle bandiere non fossero state manifestazione tangibile dell’ appartenenza della comunità ad un contesto più vasto e condiviso a livello internazionale, oltre che simbolo di giusto orgoglio e segnale di possesso del complesso monumentale che faceva ormai parte del patrimonio universale dell’ Unesco e non, anche se provvisoriamente, del mondo degli gnomi fatati, così come sarebbe sembrato privandolo della sua propria simbologia.
In altre parole era come se il mondo degli gnomi si fosse appropriato delle cose più belle dei cittadini tutti a proprio uso e consumo. Se poi il tutto sarebbe stato immortalato dalla presenza massiccia di operatori dei mass media mondiali che probabilmente avrebbero anche assistito ai fuochi pirotecnici e fiamme controllate sistemati sulla terrazza dello stesso complesso monumentale con affaccio sul Belvedere, tanto di guadagnato. Ma la pergamena descriveva minuziosamente anche cosa avrebbe dovuto fare da parte sua il comune entro un termine perentorio.
INTERVENTI AD OPERA DEL COMUNE
1.Come concordato in sede di incontri e sopralluoghi, il Comune di Monreale provvederà a operare verifiche funzionali nelle aree interessate dall’evento, come da elenco riportato di seguito. Resta inteso che il tutto dovrà essere realizzato entro il 20 giugno 2017 e che nulla sarà dovuto.PIAZZA VITTORIO EMANUELE
Ripristino del prato delle quattro aiuole della piazza; Verifica ordinaria pulizia della fontana.PIAZZA GUGLIELMO
Verifica ordinaria della pavimentazione della piazza con passatrice meccanica; Verifica ordinaria pulizia dei tombini della piazza; Rimozione delle fioriere, panchine e cestini di raccolta dei rifiuti.GIARDINO BELVEDERE
Ripristino ordinario funzionamento della fontana e verifica pulizia e decoro; Verifica funzionamento ordinario impianto elettrico e di illuminazione in giardino. Attualmente necessaria sostituzione lampade con stessa temperatura colore e integrazione sfere di vetro a copertura delle lampade dove mancanti; Ripristino della porta a vetri di collegamento tra giardino e interno palazzo monumentale; Disinfestazione antizanzare con 3 cicli di intervento così come previsto ordinariamente. NOTA BENE. Si richiede autorizzazione a effettuare intervento di sistemazione e livellamento, con eventuale posa di elementi temporanei, sulla pavimentazione dell’area sottostante i due alberi di ficus.
E qui si vide tutta la potenza e la capacità di persuasione degli gnomi fatati che riuscirono a fare sottoscrivere ai governanti della cittadina un vero e proprio elenco di (benemeriti) interventi che giustamente i due consideravano “ordinari” ma che in realtà non si vedevano da anni e di cui le strutture comunali sicuramente abbisognavano, escludendo la rimozione delle panchine che sarebbe stato compito ( anche quello ordinario ) del comune ripristinare, dopo averle “ordinariamente” divelte,passata la tempesta dell’ evento magico; ma di questo ho già parlato. Un’ altra cosa, particolarissima, che mostrava con chiarezza la capacità e la competenza dei due era la sottolineatura dell’ ordinarietà di tre ( diconsi tre) interventi di disinfestazione antizanzare prima dell’ arrivo degli illustri ospiti. A qualcuno, più maligno degli altri, venne il sospetto che in realtà quell’ accanimento disinfestatorio avesse finalità ben diverse.
Bisogna anche capire a questo punto che avere per ospiti persone di così alto lignaggio e per giunta in una occasione che potremmo definire unica per la portata e per l’ importanza ad essa connaturata doveva necessariamente comportare qualche piccolo sacrificio per venire incontro ai desiderata di cotanta genia. E’ logico pensare, data la natura della manifestazione, che vigesse il divieto implicito e assoluto di attraversare la strada ai partecipanti alla manifestazione; è noto infatti che gli abitanti “normali”, compresi i residenti delle zone che ricadevano nell’ ampio perimetro destinato al sabba del paese dove si svolgeva erano assimilati, per antica credenza e per collaudata consuetudine, ai gatti neri. Nessuno degli abitanti del paese avrebbe dovuto vedere o venire in contatto con i partecipanti all’ evento pena cose indicibili, anatemi e maledizioni per generazioni. Sarebbe stato vietato anche solo incrociare gli sguardi di tutti gli addetti alla manifestazione. Sarebbero stati naturalmente esentati i limitati titolari e operatori dei bar che però non dovevano per nessun motivo alzare lo sguardo concentrandosi solo su uno stile di servizio umile e ossequioso. Fu loro sottoposto un documento di liberatoria nel quale si impegnavano, pena la sicura perdita dell’ anima, a non riferire particolari o sensazioni di cui anche occasionalmente fossero venuti a conoscenza né prima né durante né dopo il sabba. Anche quest’ aspetto era regolamentato dalla pergamena che il nostro professore ha ricostruito ( secondo lui in maniera fedele ) come segue:
GESTIONE ESERCIZI COMMERCIALI E PERSONE RESIDENTI NELLE AREE INTERESSATE ALLA MANIFESTAZIONE
Fase A) Cantiere
I bar e le botteghe di piazza Vittorio Emanuele potranno rimanere aperte al pubblico.
L’accesso a piazza Guglielmo II, lato via Chiesa Agonizzanti, Complesso Monumentale e Duomo sarà limitato ad un corridoio perimetrale dell’area di cantiere.Fase B) Evento
Bar e botteghe di piazza Vittorio Emanuele e piazza Guglielmo II potranno rimanere aperti ad uso esclusivo degli ospiti dell’evento, con presenza dei soli gestori e/o titolari (max due persone) a cui verrà consegnato braccialetto di riconoscimento del tipo “esercenti”.
PROSPETTO ACCESSO CONSENTITO AI RESIDENTI E COMMERCIANTI CON BRACCIALETTI DI RICONOSCIMENTO
I residenti e i commercianti potranno accedere nella zona solo con i braccialetti di riconoscimento. Dal 4 al 7 luglio e dal 9 al 10 luglio, l’ingresso è garantito 24 ore su 24. L’8 luglio, invece, anche i residenti e i commercianti potranno accedere dell’area chiusa da mezzanotte alle ore 16 e dalle 22,30 alle 23,59.
Ora, siccome non abbiamo né testimonianze né reperti che possano dirci come erano fatti questi braccialetti, possiamo solo immaginare come fossero: di simil pelle con stampati simboli diversi ( Abitante- Commerciante, Residente-Esercente ?) . C’ è anche una scuola di pensiero che sostiene che i braccialetti fossero destinati ai soli esercenti mentre per i residenti, per motivi pratici ed anche economici si pensò di utilizzare un timbro da apporre sul braccio o sulla fronte. Ad ogni buon conto per essere sicuri furono innalzate barriere impenetrabili a difesa della privacy e del privilegio dei partecipanti. Qualcuno insinuò che tali barriere servivano in realtà a nascondere immonde quanto nascoste deformità tipiche del regno dei folletti.
A questo punto, illustrati tutti i punti ritenuti indispensabili, colti i segni di chiaro assenso da parte dei governanti, promettendo un loro possibile ritorno, i due inviati fatati sparirono dalla sala in una nuvoletta azzurrognola, sicuri quantomeno che, malgrado il casino che avevano combinato anche questa volta, almeno la popolazione della cittadina ne avrebbe sicuramente tratto beneficio almeno quanto loro. O no?