Palermo

Prodotti in cattivo stato di conservazione, maxi sequestro in due noti bar di Palermo

I Carabinieri del Nas hanno segnalato. Il controllo ha portato alla segnalazione all’Autorità Giudiziaria per detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione, V.A., titolare e legale responsabile della pasticceria Albicocco di via Carmelo Trasselli. I militari hanno trovato 235 chili circa di prodotti di pasticceria e rosticceria congelati abusivamente e in cattivo stato di conservazione.

In un altro episodio, sempre i Carabinieri del Nas, hanno denunciato in stato di libertà, G.C., titolare e legale responsabile dell’esercizio di bar-pasticceria Alba in piazza Don Bosco. I militari in questo caso hanno accertato che l’uomo deteneva, 110 chili circa di prodotti di pasticceria (crema di ricotta) congelati abusivamente e in cattivo stato di conservazione. In entrambi i casi i prodotti alimentari sono stati posto sotto sequestro.

LA REPLICA DELL’AZIENDA CHE GESTISCE IL BAR ALBA

“Tutto in regola. I militari hanno proceduto in quanto il processo di conservazione (a -18 gradi) risulterebbe – a loro modo di vedere – eccessivo rispetto alla normale conservazione a + 4 gradi. Come già evidenziato agli operatori del Nas, e dagli stessi riscontrato e verbalizzato, il prodotto in argomento, che al momento della verifica era in fase di rinvenimento e lavorazione, è una crema di ricotta perfettamente conservata – si legge in una nota -, stoccata e munita di certificazione Cee. Con la presente comunicazione si intende evidenziare che il Nas ha eseguito una misura cautelativa che riguarda un prodotto perfettamente conservato e del tutto idoneo all’uso e somministrazione la cui conservazione ha anzi la caratteristica (a -18 gradi) di essere una misura raccomandata dal Ministero della Salute per la riduzione della carica batterica propria di gran parte degli alimenti di origine o derivazione animale, addirittura obbligatoria per alcune categorie di alimenti”.

“Appare pertanto frutto di invenzione o comunque di errata percezione della realtà quanto frettolosamente rappresentato in ordine al rinvenimento di prodotti deteriorati o addirittura avariati. L’unica responsabilità che l’azienda – già affermatasi per la evidente bontà e qualità dei propri prodotti e delle materie prime impiegate (bontà che è ben nota all’utenza e che magari ha infastidito unicamente la concorrenza) – riconosce è quella di avere osservato nella conservazione un’eccessiva cautela e di non avere dato adeguato risalto cartaceo alla procedura seguita così da non potersi dirsi immune dal mancato rispetto di alcune procedure formali e amministrative che nulla hanno a che vedere con la bontà della crema di ricotta o di altri prodotti”.

Pertanto nelle sedi competenti Apr srl ha annunciato l’intenzione di tutelare la propria immagine, stigmatizzando la avvenuta diffusione di notizie prive di qualsiasi fondamento e volte a pregiudicare il buon nome dell’azienda, che ha riportato in auge lo storico bar di piazza Don Bosco, apprezzato patrimonio di tutta la cittadinanza”.

LA REPLICA DELL’AZIENDA CHE GESTISCE IL BAR ALBICOCCO

“I prodotti sequestrati – precisa il legale della pasticceria Antonino Soresi – non erano destinati alla vendita sui banconi della pasticceria, ma facevano parte di un ordine annullato improvvisamente da un cliente del Nord Italia, come riferito agli accertatori al momento dell’intervento. Gli stessi prodotti erano destinati a breve allo smaltimento secondo le norme di legge del comparto alimentare, per questo erano custoditi soltanto temporaneamente in un pozzetto gelato – che oltretutto, si ribadisce, non è stato posto sotto sequestro contrariamente a quanto riportato in seno alla notizia divulgata – posto nel retro della pasticceria, in attesa del ritiro da parte della ditta specializzata. Non erano destinati alla vendita al dettaglio. Rassicuriamo il pubblico sulla qualità dei generi alimentari utilizzati dalla pasticceria Vincenzo Albicocco di via Trasselli per la produzione e la conservazione dei prodotti dolciari”.

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