Due fratelli M.S., e F.S., sono finiti in manette per produzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Avevano allestito nella loro abitazione una serra, “indoor”, di marijuana, corredata dei più moderni ritrovati della tecnologia in tema di ventilazione ed illuminazione.
Curioso l’episodio che ha portato i poliziotti a scoprire la coltivazione. Una pattuglia di “Falchi” appartenenti alla sezione “Contrasto al Crimine Diffuso” della Squadra Mobile, proprio durante un servizio “antidroga”, transitando nella zona di corso Calatafimi, hanno notato i due affacciati ad un balcone del secondo piano di uno stabile, che si liberavano di alcuni arbusti gettandoli su strada. Agli occhi esperti degli agenti non è sfuggita la caratteristica pigmentazione della pianta e l’inconfondibile odore, che ha convinto i due agenti ad effettuare un controllo all’interno dello stabile per individuare l’esatto appartamento da dove i due giovani avevano gettato le foglioline. E bussando alla porta è stato proprio uno dei due giovani ad accoglierli.
All’interno di un camerino posizionato in fondo al corridoio dell’appartamento, è stata trovata una serra artigianale per la creazione di un microclima adatto alla coltivazione forzata, di 7 piante di marijuana piantumate ad arte in sette diversi vasi, ognuno dei quali con terriccio e fertilizzante. La serra presentava una lampada per l’irradiazione del calore della potenza di circa 400 watt, con relativo trasformatore, oltre ad un termometro ed un igrometro per misurarne la temperatura ed il grado di umidità all’interno della serra stessa, racchiusa da un telo di colore nero. All’interno della serra anche un filtro ai carboni attivi, diverse ventole per consentire il ricircolo e un calendario con gli appunti sui giorni di piantumazione oltre ad una scheda di finitura sulle indicazioni per il dosaggio dei vari fertilizzanti.
Nella stanza da letto di uno dei due fratelli era allestita invece una camera d’essiccazione artigianale costruita con un telaio in metallo e ricoperta da cartoni con numerosi fili per appendervi i rami con le infiorescenze al fine di fare seccare la droga: all’interno di tale camera erano conservati 37 rami di marijuana ognuno dei quali con diverse infiorescenze. All’interno della vasca da bagno gli agenti hanno trovato un’ulteriore pianta ed altri 3 vasi in plastica nera con del terriccio, identici a quelli rinvenuti all’interno della serra e, nella stanza da letto dell’altro fratello altre 3 infiorescenze. Il peso complessivo dello stupefacente ammonta a circa, 1 chilo e 600 grammi.