Tutto lasciava pensare che sarebbe stata una decisione lunga, dopo tanto studiare le carte e valutare. Invece pare che martedì sarà il giorno in cui il comune di Monreale presenterà ricorso contro le contestazioni fatte dalla Corte dei Conti al piano di riequilibrio del comune normanno. Già perché alla fine, gli errori contestati sono solo numerici “e non hanno influito negativamente sui conti del Comune oppure sullo stesso piano di riequilibrio”, spiega il sindaco Piero Capizzi. Che aveva detto qualche giorno fa che prima di fare ricorso e quindi assumersi le responsabilità di questo atto, avrebbe dovuto valutare con calma questa delicata situazione. Posizione giusta, visto che Capizzi si è ritrovato con questa “patata bollente” da gestire, “una situazione drammatica di cui eravamo a conoscenza e che abbiamo sin da subito voluto risolvere”.
La scure del dissesto sempre dietro l’angolo e le continue verifiche da parte della Corte dei Conti che ogni sei mesi invia un verbale al Comune: “Abbiamo visto sin da subito che le contestazioni erano su errori formali e non sostanziali, ecco perché faremo ricorso”. Il debito del Comune ammontava a oltre 32 milioni di euro, con due debiti pesantissimi da risolvere: quello con Amia (poi chiuso con 3 milioni) e quello con Ato, oggi di 14 milioni (si proporrà transizione). “Non abbiamo un solo debito fuori bilancio e non ho voluto fare la cosa più semplice, che era quello di dichiarare il dissesto. Abbiamo accettato questo compito difficile e adesso andiamo avanti, dimostrando alla Corte dei Conti che stiamo facendo un buon lavoro”.