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Palermo Welcome Carpet, in piazza Bellini la nuova installazione di Pablo Dilet

Tappeti che diventano storie e una piazza che si trasforma in un percorso simbolico fatto di integrazione e accoglienza. Oggi, venerdì 12 maggio, alle 16,30 in piazza Bellini, sarà possibile ammirare l’installazione artistica firmata da Pablo Dilet, pseudonimo del giornalista professionista Dario La Rosa.

Nel cuore del percorso Unesco, sarà realizzato un pavimento multiculturale attraverso l’uso di tappeti provenienti dalle case dei palermitani e da quelle dei cittadini stranieri residenti in città. I visitatori potranno camminare su stoffe differenti che alle fine formeranno uno straordinario mosaico artistico. “Welcome Carpet”, questo il titolo dell’opera/performance, metterà insieme le storie di chi crede nel valore dell’unione e dell’accoglienza.

“Il tappeto – spiega l’autore dell’opera – mette insieme storie semplici ma allo stesso tempo significative che raccontano di come sia possibile l’integrazione nel rispetto delle differenze. E in questo Palermo è di certo un punto di riferimento, a partire dalla sua millenaria storia”.

C’è il tappeto della giovane senegalese che sposa un siciliano e che si imbarca nel Mediterraneo per salvare i migranti. C’è la storia della ragazza rumena che si unisce ad un uomo del Bangladesh e che costruisce una nuova vita con figli a Palermo nel rispetto delle differenti religioni. C’è la storia di chi, pur provenendo da lontano, sente un “mal di Palermo” quando va via in vacanza. Dentro c’è il tappeto di chi non ha tappeto, c’è il tappeto dipinto dai bambini del quartiere multiculturale di Ballarò e c’è anche un tappeto bianco che segna il divenire, la storia da scrivere insieme.

Il progetto Welcome Carpet ha ricevuto il patrocinio delle Ambasciate di Gran Bretagna, Grecia e Spagna a Roma, dell’Arcidiocesi e del Comune di Palermo, della Fondazione Sicilia, dell’Ordine degli psicologi di Sicilia, dell’Istituto Cervantes Palermo e di SoleLuna-un ponte tra e culture.

LE STORIE

Il tappeto di Jack e Loredana: lui del Bangladesh e lei rumena. S’incontrano a Palermo e mettono su famiglia e figli nel rispetto delle differenti religioni.

Il tappeto di Delfina: capoverdiana, ma ormai più che palermitana che quando parla di viaggi e fughe dice: “Sento un mal di Palermo quando manco per un po’ da questa città”.

Il tappeto di Jeanne: senegalese, venuta per uno stage universitario e innamoratasi di un siciliano. Si sono sposati e hanno scelto di vivere tra Palermo, altre città della Sicilia ed il mare. Perché lei periodicamente s’imbarca nelle navi della marina per offrire aiuto come mediatrice ai migranti.

I tappeti dei bambini di Ballarò: provengono da ogni parte del mondo, popolano e vivono il quartiere multiculturale di Ballarò. Hanno colorato il loro Welcome Carpet all’interno di un progetto ideato dall’Ordine regionale degli psicologi.

Il tappeto di Fabrizio ed Elena: hanno scelto di restare a Palermo invece di emigrare e hanno aperto una bottega che riscopre uno degli antichi mestieri artigiani. Lavorano cuoio e gomma riciclata e con essi hanno creato un tappeto per il Welcome.

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