Proseguono gli eventi con cui Palermo ricorda l’uccisione di Pio La Torre e Rosario Di Salvo, avvenuta il 30 aprile del 1982. Oggi, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, del Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca Scientifica, Valeria Fedeli e delle più alte cariche istituzionali civili e militari, si è svolta al Teatro Biondo una manifestazione antimafia, organizzata dal Centro Studi Pio La Torre, per commemorare il 35° anniversario dell’uccisione di Pio La Torre e Rosario Di Salvo. Poco prima, il loro sacrificio era stato ricordato con la scopertura di un busto nell’atrio della Facoltà di Giurisprudenza.
“Quattro giorni dedicati al ricordo di Rosario Di Salvo e Pio La Torre – ha detto il sindaco Leoluca Orlando -. Oggi, con la presenza del Presidente della Repubblica, si è toccato il momento istituzionale più alto, che si accompagna all’inaugurazione di un monumento a loro dedicato in uno spazio di degrado, diventato oggi un parco nel cuore del quartiere della Noce, frequentato dai bambini e dalle famiglie palermitane. Questa mattina, la scopertura di un busto nell’atrio della facoltà di Giurisprudenza e, ancora, domenica, il ricordo del 35° anniversario dell’uccisione di Pio La Torre e Rosario Di Salvo, in un tempo in cui la mafia governava Palermo, il sistema di governo era profondamente condizionato dalla mafia e La Torre e Di Salvo erano due fieri oppositori politici. Pensare a Pio La Torre e Rosario Di Salvo e pensare a quel tempo – passato ma che può ancora tornare – significa difendere la libertà e la democrazia di tutti dallo strapotere politico, affaristico e mafioso che, con connessioni internazionali, ha determinato la morte di Pio La Torre e Rosario Di Salvo”.
Il ricordo delle due storiche figure ha vissuto un ulteriore momento, ieri, con la consegna da parte dell’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC) di circa 440 immobili confiscati alla mafia nelle province di Palermo, Trapani e Agrigento, di cui 41 al Comune di Palermo (30 immobili liberi e 11 occupati, che verranno trasferiti dopo lo sgombero a carico della ANBSC). “Il modo migliore – la sottolineatura di Orlando – per rendere omaggio alla grande intuizione di Pio La Torre: per colpire il cuore del sistema mafioso, bisogna colpire i suoi patrimoni”.