La discussione della seduta consiliare di ieri si è incartata sulla presentazione degli emendamenti che erano stati posti in merito alla approvazione del bilancio. In particolare molta parte della discussione si è incentrata sulla istituzione della mensa scolastica nei plessi scolastici dove fosse possibile realizzarla. Il consigliere Toti Gullo del gruppo di maggioranza ha proposto, nella speranza di richiamare ad una maggiore espressione compatta, che con atto congiunto si potesse creare un servizio di mensa scolastica cercando a posteriori una variazione da sottoporre nel brevissimo termine e il nuovo capogruppo del Pd, Mimmo Vittorino, si allinea con forza su questa scia. Giuseppe Romanotto del gruppo Credici Monreale, non ha invece voluto derogare da nessuno dei suoi emendamenti che contestano politicamente le scelte strategiche del bilancio riservandosi di collaborare per portare l’approvazione anche verso il termine ultimo del 31 dicembre.
Il sindaco Piero Capizzi è intervenuto affermando che si può approvare il bilancio in tempo e richiama alla responsabilità poichè agendo diversamente si potrebbero generare dei debiti fuori bilancio compromettendo l’equilibrio dell’attuale strumento e che la corte dei conti vieta di alterare visto lo stato di predissesto in cui il nostro comune versa. Ed esorta a lavorare invece a brevissimo per istituire questo servizio. Fabio Costantini del Movimento Cinque Stelle fa notare che nemmeno un atto votato dalla assise del consiglio abbia mai avuto seguito dalla sindacatura e nulla impedisce la possibilità di attivare e arrivare immediatamente a un servizio come la mensa ridistribuendo opportunamente i capitoli di spesa ripensando al bilancio e rigettando quello ieri presentato.
La posizione di Rossella Pica del Pd a sorpresa evidenzia una criticità e difficoltà del piano di riequilibrio, una spada di Damocle nei conti stessi del bilancio e delle scelte dello stesso (la mancanza della distribuzione fondi del parco eolico come la mancanza di innumerevoli servizi); il consigliere Rossella Pica ha lamentato una mancanza di partecipazione e condivisione dei fatti politici ed economici sia all’interno della sua formazione politica di appartenenza che del gruppo di maggioranza e di cui poco o nulla è stato condiviso quindi coerentemente decide di dissentire ancora una volta divergendo dalla linea ufficiale del Partito Democratico che oggi vota a favore. La votazione si conclude con 15 voti favorevoli 1 astenuto e 7 contrari alla votazione del Bilancio che viene approvato e reso esecutivo.