Premessa: non tutti i venditori ambulanti di Monreale sono abusivi. Alcuni di loro pagano il suolo pubblico e le licenze.
Fatta questa doverosa precisazione, accogliamo l’invito che ci ha fatto proprio un commerciante monrealese chiedendo di lanciare un appello alla Polizia Municipale: “Controllate chi è abusivo per salvaguardare il nostro lavoro”. Sono tanti quei venditori che occupano abusivamente spazi del Comune senza pagare suolo pubblico o, peggio, senza nemmeno avere una licenza per vendere. Il nostro “viaggio” comincia da via Torres, il luogo simbolo dell’abusivismo che la Polizia Municipale non è mai riuscita a far tornare alla legalità. Sono stati interventi sporadici ad aver riportato un po’ di tranquillità, ma sempre con l’aiuto dei Carabinieri che hanno fornito uomini e mezzi per i sequestri. Poi, in assenza dei controlli che gli agenti della Polizia Municipale dovrebbero effettuare come azione deterrente, gli abusivi tornano ad affollare la scalinata. E il risultato è un vero e proprio suq che certo non ci fa fare bella figura con i tantissimi turisti che arrivano a Monreale proprio da via Torres. Solo la domenica e nei festivi, da queste parti regna la tranquillità.
Rimanendo tra le mura di casa, in via Roma e corso Pietro Novelli quotidianamente si trovano bancarelle abusive. Gli agenti percorrono ogni giorno questa strada. Ma non si degnano di uno sguardo. E proprio nei pressi della caserma ci sono dei venditori di frutta e verdura che meriterebbero più attenzione. Perché, ricordiamo, la licenza di venditore ambulante prevede che il commerciante rimanga fermo a vendere i suoi prodotti in un posto solo per un determinato numero di ore, poi si sposti altrove. In via Venero un intero marciapiede è occupato da cassette di frutta e verdura. Sarà tutto in regola? Chi lo sa. Ma i vigili nemmeno provano a chiedere. Insomma Monreale è la città dove tutto è permesso. Dove gli agenti della Polizia Municipale guardano sempre dal lato sbagliato. Dove si dice “eh, ma siamo pochi”, “eh, ma non abbiamo mezzi”, “eh, ma serve un comandante”. Già. Tutte scuse valide. Ma che il cittadino non vuole più sentire. E noi rinnoviamo l’invito al sindaco Piero Capizzi: risolva al più presto la vicenda comandante. Ne nomini uno che sia in grado di riportare questo corpo, così prezioso, alla dignità che merita. Il tempo è scaduto.
Il Comandante della PM, ne sono certo, sa come debellare il fenomeno…ehehehehe!