La Polizia Municipale aveva garantito un censimento chiaro e preciso dei passi carrabili. I numeri, almeno stando alle voci di corridoio, ancora non ci sono. Ma i titolari di un passo carrabile pagano ogni anno una loro quota di rinnovo. Senza, però, avere il servizio di rimozione che dovrebbe essere previsto. A Monreale, infatti, com’è noto non esiste un carro attrezzi, che rimane il solito annuncio fatto per garantirsi cinque minuti di celebrità. Da queste parti il mezzo per effettuare la rimozione, si intravede solo durante la festa del Santissimo Crocifisso. Ed, ad onor del vero, c’è stato ma solo per qualche giorno, pochi mesi fa. Poi è sparito nel nulla. Su questo servizio, effettuato in maniera discutile, ci sono delle verifiche in corso circa le procedure di affidamento alla ditta di Palermo. Ma non dovrebbero risultare grandi problemi. Rimane, però, la questione spinosa da risolvere. Perché chi paga la tassa sul passo carrabile chiede che ci sia un regolare servizio. “Non è concepibile – afferma uno di loro – pagare una quota a vuoto. Quando mi trovo un’auto parcheggiata nel mio passo carrabile i vigili vengono, a volte anche dopo ore, fanno una multa e buonanotte. Credo che adesso sia venuto il momento di prendere delle decisioni serie e importanti”.
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Sono l’unico che, a Monreale, paga volontariamente, il passo carrabile, solo per entrare, nel mio piccolo garage, lo scooter: non è stato facile ottenere detto “passo” e mi è testimone il Comm. Mario Cusimano, il quale ha assistito, anni addietro, ad un mia diatriba con l’allora Comandante Scalici che, per le solite personali avversità nei miei confronti, non voleva consegnarmelo. Strana Città questa, dove la prevaricazione, non è solo quella mafiosa!