“Il mondo è la mia casa. Noi, mendicanti d’amore, siamo esploratori in cerca di un terreno fertile dove piantare i nostri fiori. L’amore non si divide, ma si moltiplica”. Una frase accompaganta da una bellissima foto. Una rosa in primo piano e sullo sfondo Monreale.
Con questo lavoro Gioele Intravaia, 17 anni di Monreale, che però studia all’Itis Ferrara di Palermo, ha voluto rappresentare l’Enciclica “Laudato sì” di Papa Francesco, una sorta di concorso riservato a tutti gli studenti d’Italia. Gioele, che fa parte del Parlamento della Legalità Internazionale, segue il progetto culturale che si porta avanti nelle scuole di diverse regioni d’Italia. Chiamato a commentare un pensiero che abbraccia l’Enciclica di Papa Francesco “Laudato Sì”, ha scelto un messaggio semplice e immediato. Gioele ha posto un bocciolo di rosa in primo piano con la sua città di Monreale offuscata che, sebbene presente, stenta a darsi vita e colore. La semplicità in primo piano poi tutto il resto. “Questo elaborato fotografico dice tutto e propone all’attenzione di chi legge una sola certezza: i giovani quando si lasciano esprimere sanno dare il meglio di sé, sanno proporre e agire e principalmente far sbocciare quanto portano nel silenzio dell’animo dove ogni parola sa di profumo e di abbrezza pura”, ha commentato soddisfatto il presidente del Parlamento della Legalità Nicolò Mannino.