859, tanti giorni sono passati da quando abbiamo sollevato la vicenda telecamere di videosorveglianza A Monreale i cittadini adesso non nascondono le loro preoccupazioni. Dalle periferie al centro storico, nessuno si sente più al sicuro. L’ondata di furti ad abitazioni e negozi sembra inarrestabile. I Carabinieri fanno quello che possono, ma gli uomini sono pochi a dispetto di un territorio che è vastissimo. Ieri, come raccontavamo qui, l’ultimo episodio con il furto alla profumeria Epifanio di piazzetta Vaglica, in pieno centro storico.
Non è un caso isolato. Non tutti i negozi hanno un proprio sistema di videosorveglianza. La città di Monreale, invece, ne ha uno con una sessantina di telecamere che è stato installato dopo una spesa folle e che è durato, visto che siamo in tema “da Natale a Santo Stefano”. Il Comune non riesce a ripristinarlo. E’ sempre mistero sulla spesa necessaria: Capizzi, sentito da noi sull’argomento (leggi qui) aveva fatto intendere che servivano poche migliaia di euro, forse seimila. Se davvero fosse così, è incredibile che un’amministrazione non riesca a procurarsi seimila euro per ripristinare un sistema di sicurezza per i cittadini. Altre voci, raccontano di una spesa folle di 60 mila euro. Ne varrebbe la pena per sistemare un impianto che, pur essendo nuovo, ormai è un po’ vetusto? Ieri, tra le voci che si sono immediatamente “gettate” sulla vicenda, c’era pure chi predicava ai commercianti di mettere mano al portafoglio per pagare la riparazione.
C’è piaciuta la risposta di un commerciante che ha detto “assolutamente no. La sicurezza me la deve garantire il Comune”. E noi siamo d’accordo. Piuttosto lo stesso comune dovrebbe approfondire la vicenda “telecamere di videosorveglianza”, capire chi sono i responsabili che hanno portato a questo scempio. E farli punire dalla giustizia. A proposito di commercianti, l’Associazione dei Commercianti ha voluto manifestare solidarietà al collega che ieri ha subìto il furto: “Episodi che fanno male, siamo vicini al nostro collega e amico”, hanno detto attraverso il presidente Filippo Tusa. Intanto Monreale rimane “al buio”: senza luce in tantissime zone della vittà e senza telecamenre. Che, anche se ci fossero, in alcune zone riprenderebbero solo le ombre proprio per l’assenza di luce. Ci occupiamo di telecamere, ormai, da 859 giorni, quasi tre anni. E ancora la situazione non si è risolta. Continueremo a contare i giorni in attesa di nuovi sviluppi.