Palermo

Palermo, maxi sequestro da un milione di euro al “re” della droga

Una lussuosa villa a Misilmeri (PA), numerosi appezzamenti di terreno nella medesima zona, un’impresa individuale di vendita di prodotti ortofrutticoli, alimentari e bibite, innumerevoli veicoli e macchine agricole e numerosi conti correnti intestati al palermitano Francesco Antonino Fumuso e ai suoi familiari. GUARDA IL VIDEO.

Questo il bilancio di un maxi sequestro efettuato questa mattina dalla polizia per un valore complessivo di oltre 1 milione di euro. Ad emettere il decreto di sequestro è stata la Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Palermo, su proposta avanzata dal Questore di Palermo Guido Longo. Per il pregiudicato è stata anche proposta la sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno.

“Fumuso – spiegano dalla Questura – è soggetto particolarmente pericoloso e con una costante propensione a commettere delitti; annovera numerosissimi precedenti penali, legati soprattutto alla gestione di imponenti traffici di sostanze stupefacenti del tipo cocaina e hashish, finalizzati ad alimentare i mercati dello spaccio di Palermo, Villabate e Misilmeri e che fanno dello stesso un leader indiscusso nel settore del narcotraffico”.

Fumuso già in passato indiziato di essere “uomo d’onore” della famiglia mafiosa di Villabate, secondo gli inquirenti vive abitualmente con i proventi derivanti dalle attività illegali. Al centro delle attenzioni delle forze di polizia già dal lontano 1993 per diverse tipologie di reato: ricettazione e traffico di internazionale di auto rubate, favoreggiamento, bancarotta fraudolenta aggravata, ed in particolar modo detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, reato per il quale è stato più volte condannato.

Nel luglio dello scorso anno, nell’ambito dell’operazione denominata “Tiro Mancino”, condotta dalla Squadra Mobile di Palermo, Fumuso, insieme ad altri familiari tra cui il figlio Antonino, venne arrestato in virtù del ruolo di primissimo piano svolto nell’ambito dell’associazione a delinquere dedita al narcotraffico. La Procura della Repubblica del Tribunale di Palermo ha contestato all’uomo, in concorso con altri soggetti colpiti dallo stesso provvedimento, l’approvvigionamento al fine del successivo spaccio di 420 chili di hashish, acquistati in Emilia Romagna e sequestrati il 31 luglio 2013.

Con l’Ordinanza di Custodia Cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Palermo il 30 giugno 2016 venne stigmatizzata l’assoluta attualità della pericolosità sociale di Fumuso, che nel corpo del provvedimento del Gip veniva definito come “soggetto di preoccupante spessore criminale”.

Le indagini patrimoniali effettuate dal personale dell’Ufficio Misure di Prevenzione della Questura di Palermo su Fumuso e sul suo nucleo familiare hanno permesso di appurare una dimensione reddituale irrisoria, fortemente modesta rispetto agli acquisti ed investimenti effettuati. Alcuni familiari erano intestatari meramente formali di beni, sia in relazione alla compravendita di numerosi beni mobili ed immobili e alla costruzione su parte di questi ultimi di una lussuosa villa, sia all’avviamento dell’attività di vendita di prodotti ortofrutticoli, alimentari e bibite.

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