“Tesori nascosti”, l’Archivio Storico del Duomo apre le porte ai visitatori

Raimondo Burgio

Cronaca

“Tesori nascosti”, l’Archivio Storico del Duomo apre le porte ai visitatori

26 Novembre 2016 - 09:27

Si svela oggi, in seno alla manifestazione che circuita le principali biblioteche del percorso arabo-normanno, un prestigioso archivio sino ad oggi dimenticato, ma dal particolare interesse storico. Grazie all’impulso di Don Nicola Gaglio, Arciprete del Duomo di Monreale, viene riaperto e ricollocato legittimamente all’interno della Cattedrale il suo stesso Archivio. GUARDA LE FOTO.

Una operazione questa che sembra scontata e normale, ma che in realtà ha significato un impegno economico non indifferente per trovare una sede all’interno della torre campanaria (da troppo tempo solo ricovero di colombe) e per restaurare anche alcune delle numerose pagine documentarie di tale raccolta.

C’è da dire che una parte cospicua di questo archivio era costituita in origine da un “Tabulario” preziosa raccolta dei privilegi dell’arcivescovado di Monreale, adesso conservati presso la Biblioteca regionale centrale di palermo e di cui qui rimangono alcune parti che oggi saranno visibili ai fruitori.  La struttura di questo archivio adesso consta fondamentalmente di due fondi: un primo che testimonia della Cattedrale relativamente alla sua attività amministrativa e funzionale comprendente Atti Costitutivi, privilegi e controversie con i Benedettini del Duomo che vanno dal 1503 a circa il 1920, come pure l’anagrafe parrocchiale e statistica.

Il secondo Fondo ingloba invece la documentazione estranea all’Ente, di carattere eterogeneo, ma narra dell’attività dei parroci molto attivi all’interno delle relazioni istituzionali e al centro della vita della città e pertanto racchiude una cronaca dei più svariati argomenti. Ci piace sottolineare che si possono infatti ammirare i Libri della Sagrestia perché contiene notizie sulla attività religiosa del duomo, documenti e formule di obbedienza dei Benedettini, planimetrie della cattedrale, notizie sul seminario arcivescovile fondato nel 1590 da Ludovico Torres e delle varie parrocchie.

E’ certamente un evento importante perché ricollocare questo prezioso archivio nella sua sede naturale è un gesto significativo e pieno di significanti. Il rischio che si corre è quello di snaturare il senso delle documentazioni spostando testimonianze al di fuori dei contesti di pertinenza così come si fa di sovente con le musealizzazioni forzate delle opere d’arte che mortificano e banalizzano gli stessi manufatti “estrapolati a forza” con la pretesa di proteggerli e di condurli in migliori condizioni ai posteri.

Aprire un archivio come questo ha il significato di testimoniare il profondo legame della cattedrale con la sua realtà cittadina e regionale ma anche nella dimensione religiosa, politica e filosofica. Fonte inesauribile di spunti didattici e ricerche in attesa solo di svelare le narrazioni di una umanità passata e prossima con cui abbiamo condiviso spazi e luoghi comuni. GUARDA LE FOTO.

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