Si è svolta in questi giorni e continuerà nei prossimi, un’operazione congiunta della Polizia Municipale con i volontari del’Ente Nazionale Protezione Animali. Lo scopo è quello di verificare il rispetto dell’obbligo della microchippatura dei cani padronali con l’invito a mettersi in regola entro pochi giorni.

L’operazione, rientra nelle attività collegate alle funzioni di polizia veterinaria assegnate ai corpi di polizia municipale della città. Questo consentirà di procedere ad un censimento dei cani presenti sul territorio, cui seguiranno altre iniziative quali: l’avvio di campagne per la sterilizzazione dei cani randagi con l’ausilio dell’Asp, le adozioni sicure, l’informazione e la sensibilizzazione dei cittadini, la predisposizione di corsi formativi per l’utilizzo nel territorio delle guardie particolari giurate delle associazioni protezionistiche e zoofile riconosciute.

“D’intesa con il sindaco Monteleone e con l’assessore Franco Candela – ha detto il comandante della Polizia Municipale, Marco Venuti – intendiamo avviare un diverso approccio al fenomeno. Fin’ora infatti, a causa della precaria situazione organica, si è affrontato il problema solo al momento delle emergenze, pertanto il fenomeno, nonostante gli sforzi di rilevante peso economico per i comuni, è ben lungi dall’essere risolto”.

“Adesso l’idea è quella di cambiare approccio e coinvolgere, in fase di prevenzione, tutti i soggetti competenti, ovvero la Regione, le Asp, le associazioni protezionistiche, i medici veterinari liberi professionisti e i proprietari degli animali. Il coordinamento tra i vari soggetti consentirà di ridurre i costi di gestione e col tempo, di diminuire sul territorio il numero dei randagi. L’azione svolta con l’Enpa, dimostra peraltro che con un corretto rapporto che tenga conto dei rispettivi ruoli, taluni momenti di incomprensione avvenuti in passato, possono essere utili per ripartire con un nuovo slancio a beneficio esclusivo del migliore amico dell’uomo”.