I nuovi assessori/3 – Toti Zuccaro: “Stop alle polemiche. Si lavori per Monreale”

Dopo aver sentito l’assessore Santo D’Alcamo (leggi qui) e Giuseppe Magnolia (leggi qui), completiamo il quadro della nuova Giunta del sindaco Piero Capizzi con l’ultimo, ma solo in ordine alfabetico, neo assessore: Toti Zuccaro, ex segretario comunale del Pd ed ex assessore del comune di Monreale ai tempi di Toti Gullo con cui rimase poco più di un anno. Capizzi gli ha affidato le deleghe ai Servizi Sociali, Sport, Turismo e Spettacolo

Assessore, ci perdoni, usciamo un po’ fuori tema, ma non possiamo non chiederle cosa sta accadendo all’interno del Pd, essendo lei uno dei protagonisti della vicenda che ha poi scatenato tutto il caos che stiamo continuando a vedere anche adesso…

“La cosa è molto semplice. Come Pd abbiamo ricevuto un mandato da parte dei cittadini di Monreale di amministrare questa città insieme a Piero Capizzi. Qualunque ragionamento non vada in direzione e non sia supportato da chissà quali gravi motivi non ci appartiene. L’intervento degli organi provinciali e regionali sulla vicenda Monreale non lo ritengo corretto, in quanto credo che una certa autonomia al partito locale, che conosce bene il territorio e i suoi uomini, debba essere concessa. Io mi sono battuto per Monreale. Sempre. Quando mi sono reso conto che alcuni, all’interno del Partito non andavano nella stessa direzione mia, ho preferito dimettermi. Mi sarei aspettato una riorganizzazione veloce, invece, qui, nemmeno siamo all’alba. Non ha senso far intervenire gli organi provinciali e regionali per dire la loro su una Giunta: qui tutto appare chiaro. I cittadini si sono espressi alle urne, noi facciamo la loro volontà. Il resto sono sterili comunicati stampa. Raciti? Non lo ho mai incontrato”.

Da segretario ad assessore il passo è stato breve?

“No. Non era certo tra i miei programmi quello di rientrare in Giunta. Ma io sono sempre stato uno che ci ha messo la faccia quando è stato necessario. E’ un momento particolare e ho pensato che fosse giusto esporsi in prima persona, anche per dare continuità ad un lavoro che è stato fatto finora”.

Tutte le critiche che ha ricevuto suo fratello Ignazio l’hanno fatta arrabbiare?

“Ingiuste, direi. Noi siamo fratelli, è vero, ma dal punto di vista politico siamo due persone pensanti, a volte anche in maniera totalmente opposta. Facciamo il nostro lavoro. Riduttivo dire che Ignazio ha fatto l’assessore perché fratello di Toti. Lo ha dimostrato di avere una certa autonomia. E’ stato un bravo assessore. E poi, io, ho sempre difeso tutta la Giunta del Pd”.

Le piace la nuova Giunta?

“E’ un gruppo che può dare molto in questo momento a Monreale. Decisioni poi, giuste. Mi piace l’arrivo di Giuseppe e anche la riconferma di Nadia. Da parte del Partito Democratico c’è uno sforzo per un rilancio di Monreale insieme al sindaco ed ai suoi uomini. Attenzione a non fraintendere il termine rilancio. Io dico che bisogna ripartire dalle cose buone che si sono fatte e rilanciare sulle cose che possono essere migliorate. La maggioranza del Pd la pensa in questa maniera”.

La sorprende il fatto che tutti parlino di una giunta che decadrà entro i prossimi dieci mesi?

“Non esistono giunte a tempo determinato. Adesso è stata creata questa nuova Giunta che ha un certo spessore. Poi si sa, in politica on c’è mai niente di definitivo. L’unica cosa certa è il mandato popolare. Quello non può essere messo in discussione”.

Chi è Piero Capizzi?

“Il sindaco di Monreale, poi un amico, una persona per bene con cui si può lavprare e che mette sempre davanti il suo lato umano”.

La sua prima volta da assessore al consiglio comunale qualche giorno fa è stata un po’ turbolenta, diciamo. Soprattutto con il voto, a sorpresa dei consiglieri di opposizione Guzzo e Giuliano, che si sono schierati dalla vostra parte. Se lo aspettava?

“Tutti hanno puntato il dito contro di loro, però, diamo merito ai due consiglieri. Hanno motivato e giustificato la loro scelta. Loro due non hanno mai avuto atteggiamenti o comportamenti teneri nei confronti di questa amministrazione, e penso che alla fine continueranno a fare opposizione come hanno sempre fatto. Ma ritengo che, con maturità, hanno evitato una impasse all’amministrazione. Gli altri consiglieri, invece, hanno votato senza dire niente, senza motivare la loro scelta. Così è troppo facile. Il consiglio comunale è il luogo in cui il politico deve avere la sua massima visibilità e parlare ai cittadini in maniera chiara e diretta. Soprattutto mi riferisco a quelli che dicono di stare in maggioranza: spieghino ai cittadini che il loro voto contrario era stato fatto solo per mandare fuori il sindaco, per un classico e banale gioco delle parti. Volevano dare una spallata a questa amministrazione e non ci sono riusciti. Ora, però, è tempo di gettare acqua sul fuoco, di smetterla con le polemiche. Il sindaco ha parlato di apertura nei confronti di tutti. E io mi sento di condividere il suo pensiero: incontriamoci sulle cose che ci sono da fare per Monreale e per i monrealesi”.

Tra i voti contrari a Capizzi, uno dei fedelissimi, Sandro Russo. L’ha pugnalata al cuore?

“Io l’ho sempre difeso. Vorrei che lui mi spiegasse il suo voto contrario. Voleva far cadere una Giunta che fino al giorno lo vedeva tra i protagonisti”.

In ogni caso non è stato uno spettacolo positivo per il Pd…

“Il bene della città viene sempre prima di quello dei partiti e dei politici. Il Pd è uno. Da ex segretario credo che sia necessaria una riflessione, incontrare i vertici provinciali e regionali e stabilire i ruoli in maniera democratica, senza lettere, comunicati stampa e telefonate. Evitiamo che ci siano scelte non condivise, che facciano allontanare ancora di più la gente dalla politica. La situazione non è bella, ma anche coloro che dovrebbero dare dei segnali positivi non lo fanno”.

I suoi obiettivi da assessore?

“Fare tutto il meglio possibile. Io ci metterò tutto l’impegno di cui sono capace”.

 

Share
Published by