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Durante le varie tappe di un lungo viaggio gastronomico abbiamo avuto modo di apprezzare alcuni piatti preparati in locali di eccellenza della nostra isola. Abbiamo degustato in questo percorso una cucina di sottrazione, di sperimentazione, esponenziale dove invece più elaborata, o ancora, meno sensazionale.
Il team che si è assortito è davvero variegato e la dice lunga su come la richiesta di professionalità e la voglia di qualificarsi sia in andamento parabolico. La psicoterapeuta Piera Corriero che si lancia tra le farine integrali, Silvia Giuliano praticante in uno studio legale che mette da parte le carte bollate per conoscere meglio il gusto degli impasti, il fuoco “gestito” in modo diverso da un addetto antincendio dei civili in forza al Corpo Forestale che si chiama Salvatore Marceca, Giuseppe Madonia con la passione e il cuore per la cucina e Davide Rizzuto che reduce della Chef Academy di Terni si lancia nella sfida dei gusti che possono coinvolgere una pizza.
Queste le personalità che staranno da ora in poi dietro altre pietanze e davanti il calore di un forno dopo avere studiato l’arte degli impasti, la varietà delle farine, la maestria della lievitazione e i trucchi per riuscire a portare in tavola, partendo da basi neutre, le nuove pizze dolci.
E’ davvero confortante vedere e provare la costanza della qualità dei risultati ottenuta dagli allievi, che propongono ancora una volta pizze elaborate secondo le prerogative dei Maestri pizzaioli Gianmichele e Lorena Messina della Nip (Nazionale Italiana Pizzaioli). Segno che questo locale riesce a fare cultura gastronomica non solo autoreferenziale ma con una proposta anche didattica tesa a formare e diffondere un pensiero tutto italiano.