Monreale otto anni dopo. Da tanto mancavo dal mio paese, dall´ultima visita che feci qui. I profumi di frutta vicino ai fruttivendoli, le loro storie “urlate” per attirare clienti, il profumo del pane e dello sfincione che proviene dai forni, i dolci e la rosticceria dei bar….
Mio Dio, quanto mi mancavano! E che meraviglia averli ritrovai praticamente intatti.
Dopo otto anni di differenze se ne vedono, e devo dire che alcune le ho trovate positive, altre un po´ meno. Chiaro che da un paese che vanta un sito patrimonio dell´Unesco, qualcosina in più me la sarei aspettata. Ma si sa… è Monreale!
L´ultima volta che venni a Monreale, ricordo che la piazza del “Pupo” e del “Bagghio” (mi piace usare i termini dialettali per i luoghi dove sono cresciuto, un po´ per nostalgia, un po´ per atmosfera) era ancora coperta da quell´orrido strato di catrame ed asfalto.
Vedere riportare alla luce nelle due piazze principali la pavimentazione originale, mi ha fatto provare un´emozione dentro, tale da sperare in un cambiamento reale nella cittadina.
In otto anni? Sicuramente questi due luoghi assieme alla zona Absidi e “Ciambra” sono migliorate notevolmente. Chiaro che non tengo conto di quella specie di “piramide” di vetro di fronte al forno Campanella e di quella vetrata opaca ai piedi della statua del “Bagghio”, di cui non mi spiego la presenza quasi inquietante.
Nonostante questo ho voluto sperare. Fino a quando non ho cominciato a percorrere le strade di via Venero, Via Aldo Moro ed altre (la lista sarebbe molto lunga), dove ormai per percorrere le succitate strade è necessario munirsi di fuoristrada. Mi hanno lasciato a dir poco basito l´incuria delle strade e dei marciapiedi. Nonché la loro pulizia, che ha lasciato senza parole anche mio figlio di sei anni, che ha visto Monreale per la prima volta. Mi chiedo come mai? Colpa delle amministrazioni? Colpa dei cittadini?
La risposta mi è arrivata da sola, davanti ai miei occhi, durante la bellissima iniziativa di “Notturnia” del 20 Agosto. Prima di descrivere questa risposta, che non vuole colpevolizzare una persona od una categoria, ma bensì una mentalità, vorrei spendere due parole da “turista” su questa notte bianca. Semplicemente, stupenda! Durante la serata ho visto il vero volto di Monreale: gente felice e allegra, bambini che giocavano tranquilli senza paura delle macchine che passano. Negozi, bar e gelaterie aperte (mi sono gustato ben due briosce con gelsi e limone – mi mancheranno), musica, balli, giochi. Insomma, una città viva, pulsante, carica di energia. Spero che le amministrazioni ed i commercianti prendano spunto da questo episodio per rendere Monreale la città che merita di essere: una città che non dorme mai, patrimonio non solo dell´Unesco, ma di tutti i monrealesi che desiderano una città così. Una città dove chi dice di essere monrealese, sia reputato fortunato da chi monrealese non lo è.
Prima di chiudere, credo che vorrete sapere la risposta che ho trovato (e visto di persona) all´incuria del paese. Eccola: un tizio che scarta una caramella, la mangia e butta la carta a terra. Mi viene da dire che siamo senza speranza… Ma voglio credere in una Monreale migliore. Spero di tornare. Magari non tra 8 anni.
Quella del Vigile Urbano che scarta la caramella è emblematica, è la sintesi del 70% del Monreale-pensiero: se ci sarà la posa della maiolica dedicata al beato Pino Puglisi in Chiasso Procida, cosa che si attende da quasi un decennio, intervenite in massa e fate venire molti rappresentanti delle Forze dell’Ordine perchè, se acchiappo il microfono, è probabile che mi faccio arrestare in diretta ma con grande GUSTO e poi ne discutiamo nelle Sedi legali appropriate!
C’è tanto da lavorare ma ce la faremo, ne sono certo.
E chi invece monrealese non lo è e c’è venuto ad abitare che fa, aspetta che la ridicola politica locale ed i monrealesi decidano delle sorti di questo “bel” patrimonio UNESCO, nel quale non c’è un piano per la viabilità e per i parcheggi? Una città che osanna chi l’ha costretta a pagare 750mila euro al Gruppo Franza per aver annullato una gara d’appalto che avrebbe costruito un degno parcheggio Comunale, che avrebbe messo a disposizione rampe di collegamento e dato dignità a quella cosa informe che chiamate Galleria Civica?
“E chi invece monrealese non lo è e c’è venuto ad abitare che fa”? Non ho alcun dubbio, se ne ritorna da dove è venuto! E possibilmente in fretta! Poi ti richiameremo per questa tua agognata inaugurazione, se mai avverrà.