Da appassionato di videogiochi, anche automobilistici, ho sempre ammirato le novità anche in ambito racing, sin dai tempi degli Arcade e di Pole Position﹣ che di certo non ha bisogno di presentazioni, o Buggy Boy passando a vecchie glorie come Pit Stop, Ferrari Formula One, GP Circuits, Continental Circus, Lotus Esprit Turbo Challenge, Jaguar XJ 220, Super Monaco GP.
Ricordate Super Monaco GP, con tanto di “sponsorizzazione” del compianto Senna? Ecco, ci fa capire come la storia di un singolo Gran Premio di Formula Uno sia stata presa in considerazione anche dal nostro medium preferito: il videogioco. Non è, ovviamente, l’unico caso in ambito videoludico. Esistono titoli dedicati a specifiche gare o circuiti come la 24 Ore di Le Mans, la 500 miglia di Indianapolis (questo era davvero un capolavoro su Commodore Amiga con un 3d poligonale da urlo a fine anni ’80), ed una parte di altri giochi rallystici continuano a basarsi tutt’oggi sui calendari ufficiali basati e relative licenze.
Persino serie come Test Drive hanno preso in considerazione circuiti o percorsi cittadini e franchise noti come Need for Speed, la serie Gran Turismo (su piattaforma Sony) e Forza Motorsport (sulle console Microsoft) hanno fatto altrettanto includendo centinaia di tracciati storici reali ricostruiti grazie alle ultime meraviglie della tecnica.
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