Anche l’assessore Nadia Granà è finita nel calderone dei probabili assessori uscenti. Meno di due anni di lavoro, due deleghe pesanti e difficili sul groppone, come l’istruzione, con tutto quello che comporta il mondo della scuola ed i Lavori Pubblici, ereditati dall’assessore Nicola Taibi, durante una mini riassegnazione delle deleghe decida dal sindaco Piero Capizzi qualche tempo fa.

“La nostra squadra di assessori ha lavorato bene e ce lo ha confermato anche lo stesso Capizzi – dice la Granà – Io però non lo definirei rimpasto, visto che ci sono stati degli incontri e si stanno valutando tante cose”.

Il nodo pare che sia legato al problema del doppio incarico e quindi degli assessori Pippo Lo Coco e Sandro Russo. “In questa situazione, cioè quella di essere messi in discussione e quasi pronti per lasciare, ci siamo trovati tantissime volte – dice la Granà – Io ho sempre detto che questo lavoro lo svolgo spinta solo dalla passione e dalla voglia di mettermi al servizio per la nostra comunità. Se andrò via lo farò con serenità. Non sarò io a dire se ho fatto bene o male, saranno gli stessi monrealesi”.

Dalla situazione della scuola di San Martino, passando per la scuola Guglielmo, la sistemazione di aule, e molte altre gatte da pelare, “so solo – continua la Granà – che in questo periodo ci siamo spesi e tanto per la nostra città, che veniva dal nulla assoluto. Non siamo stati fermi a guardare”.

L’assessore conferma che si è alla fase preliminare di un eventuale rimpasto. Pare che lo stesso sindaco abbia fatto sapere che c’è l’esigenza di sistemare qualcosa. Insomma un modo come l’altro per dire “o il rimpasto si fa ora, o non si fa mai più”.

Rimpasto sì, anche se giorno dopo giorno, cominciano a mancare le certezze. Una cosa è certa, se ci dovesse essere un rimpasto degli uomini di Capizzi, questa operazione coinvolgerebbe in maniera indiretta anche gli uomini del Pd. “In questo momento – continua la Granà – come tutti sapete nel Pd convivono tante anime e tutti vorrebbero essere rappresentati al meglio. Capizzi non ha parlato esplicitamente né il rimpasto né di azzeramento della Giunta, ma ha chiesto che vengano fatte delle considerazioni”.

Sul tavolo varie ipotesi, insomma, come il cambio di un solo assessore, quello di eliminare il doppio incarico o proseguire così, che però è la meno accreditata. “La situazione è al momento un po’ complessa – conclude la Granà – Personalmente non farei nessun rimpasto, perché stiamo facendo squadra e lavorando bene. Sostituire adesso una persona, al di là delle capacità, significa ricominciare da zero, nei rapporti umani, in quelli con gli uffici e con le conoscenze della macchina burocratica. Una frenata che non farebbe bene a Monreale”.

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