E’ stato approvato martedì dalla Giunta comunale, l’atto deliberativo con cui l’amministrazione comunale ha avviato il percorso per provvedere alla messa in sicurezza dell’area dell’ex discarica di contrada Zabìa.
“Per finanziare l’intero intervento, che richiede un complessivo investimento di poco più di 387 mila euro – dichiara il sindaco Piero Capizzi – abbiamo deliberato di impegnare la somma di circa 27 mila euro a carico del bilancio dell’ente, mentre per la quota restante si procederà alla parziale devoluzione di un mutuo concesso dalla Cassa Depositi e Presiti dieci anni fa e finora rimasto inutilizzato. Abbiamo così finalmente la certezza di poter realizzare i lavori di messa in sicurezza di emergenza dell’ex discarica: il relativo progetto esecutivo è già stato validato ed approvato e, dunque, in tempi brevi sarà possibile dare avvio alle procedure per l’appalto dei lavori”.
Una volta ultimate le opere previste in progetto, l’amministrazione comunale avrà modo di realizzare il “piano di caratterizzazione” dell’area, che peraltro è già stato approvato. “Il Dipartimento Regionale dell’Acqua e dei Rifiuti – spiega il primo cittadino – ha autorizzato nello scorso gennaio, con apposito decreto, l’esecuzione di questo piano e sussiste per l’ente l’effettiva opportunità di beneficiare di uno specifico finanziamento a totale copertura dei relativi costi, per un importo di circa 165 mila euro. In ogni caso, bisogna tenere presente che l’ex discarica di contrada Zabìa non è affatto abusiva, essendo stata a suo tempo realizzata dopo aver acquisito le prescritte autorizzazioni, e che non è mai stata riscontrata sul posto la presenza di rifiuti pericolosi”.
In merito alla questione che riguarda la recente richiesta del Ministero dell’Economia e delle Finanze di pagamento della somma di 388 mila euro per la mancata bonifica del sito, il sindaco Capizzi afferma che “d’intesa gli assessori Granà e Taibi, che hanno seguito e continuano a seguire la vicenda con la massima attenzione, sono del parere che l’iniziativa ministeriale sia sostanzialmente ingiusta. Pertanto, in sede di giunta abbiamo concordato sull’opportunità di contestarla, affidando uno specifico incarico ad un legale, in maniera da far valere le nostre ragioni e per tutelare doverosamente gli interessi del Comune e quindi dell’intera comunità amministrata”.