Emergono alcuni particolari sull’inchiesta dell’Ato che ha portato anche all’avviso di garanzia per il sindaco Piero Capizzi. Da fonti interne, sia i Carabinieri che la Procura della Repubblica, per il capo di imputazione notificato al primo cittadino, avevano chiesto gli arresti domiciliari. Come per altri coinvolti nella vicenda.
Ma il Giudice per le indagini preliminari, non ha accolto la richiesta ed ha deciso di notificare il solo avviso di garanzia mantenendo i capi di imputazione affibbiati al sindaco di Monreale. Nell’indagine dell’Ato, ai domiciliari era finito solo Giuseppe Pupella, dipendente dell’ex Ato. Ma anche a lui i domiciliari sono stati revocati dal Gip.
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