E’ scaduto il termine per l’approvazione del “piano triennale di razionalizzazione e riqualificazione della spesa” previsto dall’articolo 16 del decreto-legge 98 del 2011, da realizzarsi, tra l’altro, intervenendo sulla riduzione dei costi della politica e di funzionamento. La Giunta avrebbe dovuto approvarlo infatti entro il 31 marzo scorso.
In base alle attuali normative, le azioni concretamente attuate dalle amministrazioni nell’ambito dei risparmi di gestione, oltre a portare evidentemente reali benefici alle finanze pubbliche, possono altresì consentire di incrementare le risorse destinate al salario accessorio spettante al personale.
“E’ chiaro a chiunque che un comune in predissesto non dovrebbe assolutamente sottrarsi al dovere di organizzarsi efficacemente per promuovere la razionalizzazione ed il contenimento delle spese. E c’è anche da considerare – conclude Giacopelli – che se il sindaco si fosse presentato alla recente audizione presso la Corte dei Conti con un piano di riqualificazione della spesa già deliberato dalla giunta, avrebbe probabilmente potuto mostrarsi più credibile e convincente al cospetto dei magistrati contabili”.