Dopo il “delirio” dei giorni scorsi, sulla nomina degli scrutatori, arriva l’attesa nota del consigliere Manuela Quadrante. Che non stempera certo i toni, anzi.
La Quadrante ne ha per tutti. A partire dal segretario del Pd, Toti Zuccaro “che dovrebbe adempiere alle proprie funzioni e responsabilità politiche, perchè il suo silenzio è, allo stato dei fatti complice e sostegno di tutto ciò che sta accadendo”. Per poi proseguire con il presidente del consiglio Giuseppe Di Verde “il quale dovrebbe mantenersi super partes, e tenersi fuori da certe dispute, essendo rappresentante di tutti i consiglieri, piuttosto che farsi alfiere di una corrente di partito” e per il capogruppo Ignazio Davì che “non dovrebbe forse valutare l’opportunità di dedicarsi ai gravi problemi della cittadinanza piuttosto che innescare polemiche di cui nessuno sentiva il bisogno”.
La vicenda, ormai nota, riguarda la nota firmata dai consiglieri Peppe Di Verde, Valeria Viola, Sandro Russo, Paola Naimi, Aurelia Di Benedetto e Ignazio Davì, che chiedevano le dimissioni dalla commissione elettorale perché avrebbe contravvenuto agli ordini del Pd, cioè quelli di procedere con il sorteggio. Un verbale, che abbiamo pubblicato in esclusiva ieri, scagionava, la Quadrante. Ma a detta del Pd ieri e di Mimmo Vittorio oggi, la Quadrante non avrebbe effettuato il sorteggio anche se avrebbe potuto farlo. Ed in effetti, come confermato da molti, nessuno avrebbe vietato alla Quadrante di procedere con il sorteggio.
“Sono stata accusata di non aver portato avanti il metodo del sorteggio. Niente di più falso. Parla il verbale della commissione elettorale che qualcuno ha forse strategicamente dimenticato. Una dimenticanza, questa, che capovolge la realtà, tentando di ledere la mia credibilità – dice la Quadrante -. Ho chiesto di procedere al sorteggio integrale degli scrutatori per la consultazione referendaria del 17 aprile. Tale richiesta non è stata accolta dai componenti della commissione, motivandola dal fatto che la legge prevede la nomina, non il sorteggio degli scrutatori. Mi chiedo allora quale sia il motivo dell’indignazione dei sottoscrittori di questa nota, ma la cosa più surreale è che tale indignazione sia rivolta solo nei miei confronti e non nei confronti del sindaco, e nei confronti dell’altro consigliere del Partito Democratico, facente parte anche lui della commissione elettorale. Gli autori del comunicato non l’hanno menzionato per mera dimenticanza? O siamo di fronte ad una semplice “ripicca politica” verso la sottoscritta? O peggio, a “doppiopesismo”? Chi oggi chiede le mie dimissioni dalla commissione, perché omette la mia richiesta scritta a verbale sul sorteggio e non cita la posizione invece contraria del mio collega di partito, come oggi egli stesso dichiara pubblicamente sui giornali?”.
La Quadrante è un fiume in piena e probabilmente questo suo chiarimento accentuerà ancora di più la spaccatura, visto che lei, insieme a Rossella Pica e Rosanna Giannetto è una delle tre dissidenti del partito: “Chi firma la nota crede che ci siano due regole: quelle da applicare agli “amici”, e quelle da imporre nei confronti dei cosiddetti “dissidenti”. Credo infatti che l’adesione ad un gruppo consiliare, includa il rispetto delle regole dello stesso”.
Sulla nomina e sul presunto foglietto rivelato da Vittorino, la Quadrante precisa: “Dato che speravo si andasse ad individuare il sorteggio integrale come metodo unanimemente condiviso, e visto che la proposta è stata bocciata, ho indicato solo una parte dei nominativi, individuati esclusivamente tra cittadini monrealesi disoccupati, con senso di responsabilità, e tenendo conto per quanto possibile dello stato di disagio economico degli stessi. Una parte, sono stati presi dal pubblico presente alla riunione”.
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Hanno il coraggio di smentire un documento ufficiale per fare inutili polemiche. Occupatevi,invece, di affrontare i seri problemi della città. Siamo a Pasqua, fatevi un esame di coscienza.
Scusate ma chi lavora non ha diritto a fare lo scrutatore. Buona Pasqua.
In maniera plastica emerge che a Monreale ci sono due PD. Io sto con il PD di Manuela Quadrante.