Ad Altofonte sindaco e assessori hanno mantenuto la loro parola. Così, dopo essere stato il primo comune ad uscire dall’Ato Pa 2 ed aver definito tutti gli adempimenti per uscire dalla situazione emergenziale creatasi con il fallimento della società d’ambito avvenuta nel dicembre del 2014, il comune a pochi chilometri da Palermo, volta definitivamente pagina nel campo della raccolta rifiuti.

Infatti, il sindaco Nino Di Matteo e gli assessori hanno approvato una delibera di giunta per l’affidamento settennale del servizio di raccolta integrata dei rifiuti, rispettando l’accordo sindacale sottoscritto il 22/4/2015, nel pieno rispetto della Legge di settore che prevede la clausola sociale della piena occupazione del personale già impegnato, ossia che i vecchi dipendenti dell’Ato continuino a prestare servizio con la nuova ditta incaricata del servizio ambientale.

Ora toccherà al consiglio comunale esprimere parere positivo, ma non dovrebbero esserci problemi. L’assessore ai Rifiuti, Gaspare Pandolfo, ha trasmesso la proposta al Consiglio Comunale, che è stato convocato il 18 marzo. Successivamente, cosi come previsto dalla Legge Regionale, saranno gli uffici dell’Urega, l’ufficio regionale per l’espletamento di gare per l’appalto di lavori pubblici, a espletare tutte le fasi per il bando di gara.

L’accordo in questione è stato frutto di sinergie fra l’Ugl rappresentata da Alessandro Franchina per la Federazione Igiene Ambintale, insieme alla altre organizzazione sindacali. Per Franchina, “un applauso all’amministrazione Di Matteo, nella speranza che gli altri Comuni del ex Ato Pa 2 seguano celermente le orme del Comune di Altofonte”.