All’istituto Veneziano di Monreale è stata organizzata “La merenda di solidarietà”. Un’occasione importante per favorire la strutturazione di corrette abitudini alimentari e nello stesso tempo educare gli alunni ad imparare quanto è importante donare agli altri.

Tutti gli alunni del corso I, durante il primo quadrimestre, hanno trattato il tema dell’alimentazione sana e corretta; hanno tenuto un diario di bordo dove hanno annotato per giorni gli alimenti consumati nei vari pasti (colazione, pranzo, merenda e cena). Questo ha permesso di discutere, leggere e approfondire i dettami della piramide alimentare e di approfondire cosa vuol dire “Dieta Mediterranea”.

Le attività svolte durante il progetto hanno indotto gli alunni a riflettere sulla lotta alla povertà e alla malnutrizione per garantire l’assistenza sanitaria e la corretta alimentazione e hanno fornito spunti di riflessione sull’importanza della condivisione e della solidarietà. Da qui l’idea di unificare le tematiche trattate in un evento pubblico che dia visibilità ad argomenti così importanti per l’intera comunità scolastica.

Con l’aiuto delle famiglie di tutti gli allievi del corso I, verranno prodotte e confezionate torte, ciambelle e biscotti preparati con materie prime selezionate in modo attento e consapevole. Dagli stessi alunni verranno vendute a tutta la popolazione scolastica e il ricavato sarà devoluto interamente all’Aslti (Associazione Siciliana Lotta Leucemie e Tumori dell’infanzia Onlus). Al prezzo di 1,50 euro si riceverà una merenda. La vendita sarà effettuata presso la sala “Sarina Ingrassia” dell’istituto il 10 marzo 2016.

La finalità generale del progetto è quella di diffondere i principi dell’educazione alimentare e di guidare gli alunni, gli insegnanti, i genitori lungo un percorso che li conduca verso l’acquisizione di un atteggiamento più consapevole e responsabile nei confronti dell’alimentazione. Inoltre, ci si propone di educare gli allievi al principio della condivisione e della solidarietà nei confronti di chi al momento vive una situazione di disagio fisico e morale.

Il progetto è stato ideato dalla professoressa Chiara Viola ed è stata coadiuvata per la realizzazione dai colleghi del Consiglio di Classe del corso I.