Nulla di segreto. Basta saper leggere tra le righe per avere contezza dei fatti. La delibera di Giunta Municipale incriminata è la numero 20 del 9 febbraio scorso.
Una signora procede con il ricorso per una multa staccata dalla Polizia Municipale nei confronti di un giovane, sorpreso ad impennare per le vie del centro normanno. Scatta anche il sequestro. Ma qui accade l’errore compiuto in buona fede dagli agenti che hanno fermato il giovane: affidano la custodia del motorino stesso, al ragazzo, in realtà un minorenne.
La Polizia Municipale è stata tratta in inganno dall’aspetto del giovane. Ma la signora, madre del giovane, fa ricorso, com’è nel suo diritto. E lo vince anche. Accordandosi con il Comune, che nel frattempo ha sospeso in autotutela il verbale, per la somma di 470 euro, le spese sostenute tra trasporto del motorino e del garage per la custodia, oltre a quelle legali. A questo punto la storia potrebbe finire. Un errore può capitare, per carità. Invece, il Comune approfondisce la vicenda ed avvia un procedimento disciplinare nei confronti della Polizia Municipale e degli agenti che hanno scritto la multa in maniera errata, addebitando loro la somma di 470 euro da versare al comune stesso, “ritenuto che oltre al danno emergente sottolineato, si evidenzia il disvalore causato dal mancato introito dell’importo della sanzione pecuniaria discendente dalla violazione contestata al contravventore, nonché il nocumento all’immagine e alla professionalità ricaduto sull’intero Corpo di Polizia municipale”.
Insomma, secondo il Comune, questi agenti, con il loro errore, avrebbero messo in cattiva luce tutto il comando. Sarebbe opportuno, secondo noi, che questo stesso metodo da adesso venisse attuato per tutto quello che succede nel Comune, che i dirigenti chiedano i danni ai responsabili di chi non fa riparare le buche stradali, a quelli che non contrastano a dovere il fenomeno del randagismo, a chi ha consentito di far calare le tenebre nella nostra città, a chi avrebbe dovuto controllare e non lo ha fatto sulla situazione paradossale delle strisce blu, dove 13 persone “sono a casa” e il Comune non ha mai incassato un solo euro da questa operazione. Insomma, le sanzioni per chi sbaglia vanno benissimo, ma vanno fatte a tutti. Indistintamente.
Intanto la Polizia Municipale è compatta in questa situazione e fonti vicine agli agenti hanno fatto sapere che la multa sarà saldata da tutti i colleghi che lavorano all’interno della caserma monrealese.
“In questa città si utilizzano due pesi e due misure”. È quanto espresso dal consigliere Marco Intravaia in merito alla vicenda dei vigili urbani, chiamati a pagare per avere elevato in modo erroneo una multa. Il Comune ha deciso di addebitare i 470 euro di verbale agli agenti che hanno sbagliato, anche per il danno d’immagine arrecato al Corpo della Polizia municipale.
“Se vale – ha detto Intravaia – questo principio per i vigili, si deve estendere a tutti i dipendenti che svolgono con scarsa solerzia il loro dovere e arrecano gravi danni alla città e ai cittadini. Dalle buche, per colpa delle quali paghiamo migliaia di euro di risarcimenti pubblici, all’illuminazione pubblica, alla mancata pulizia degli spazi verdi, a tutti gli altri funzionari e dipendenti che creano disservizi. Con la scelta di rivalersi soltanto sui Vigili urbani, l’amministrazione comunale sembra palesare la volontà di bastonare ancora di più il Corpo di Polizia municipale”.
vergogna, non ho masi visto una amministrazione così…andate a casa… fate più figura