L’inno dell’Inter (la sua passione), un volo di palloncini nerazzurri e un lunghissimo e commosso applauso: così Altofonte, i suoi amici e anche chi non l’aveva mai conosciuto, ha dato l’ultimo addio a Giovanni De Luca, “Spadino” per tutti.
Giovanni, avrebbe compiuto 35 anni a luglio. Un brutto male lo ha portato via troppo presto. Ai funerali, che si sono svolti presso la chiesa Madre di Altofonte, hanno partecipato davvero tutti: gli amici di una vita, i conoscenti e chi non lo aveva mai conosciuto, ma che ha voluto dare un saluto a questo ragazzone amato e benvoluto da tutti.
“A volte ci chiediamo perché Dio non ascolta le nostre preghiere di salvare colui a cui vogliamo bene e che sta male – ha detto padre Nino La Versa nel corso della sua omelia-, ma ricordiamoci che Dio non ha salvato nemmeno il proprio figlio. Chiedo alla famiglia di pregare lo stesso e di cercare consolazione nel Signore”.
“Spadino” era davvero benvoluto da tutti, “una persona che andrà dritto dritto in Paradiso” dice un suo amico. Mai una lite o una diatriba, mai una parola fuori posto. Amava il calcio, ma giocava solo con gli amici e per passione. Lavorava presso la Camera di Commercio di Palermo, poi la scoperta del brutto male. Ma Giovanni ha vissuto questo periodo con dignità. Lascia la madre e una sorella.
Alla famiglia le condoglianze della nostra redazione.