Tanti cambiamenti, ai quali tutti dovranno in fretta acclimatarsi. Dei mutamenti in seno all’Aquila Palermo si è detto (e soprattutto letto) tanto: resta l’unica vera certezza, ossia quella data dalla società biancorossa. L’obiettivo a lungo termine è continuare a fare pallacanestro a Palermo, così come quello inerente alla stagione in corso resta lottare gara dopo gara.
A dover trovare la chiave tecnico-tattica per far esprimere al meglio il gruppo biancorosso non potrebbe essere altri che Gianluca Tucci. L’allenatore avellinese è tornato sulla sconfitta di Napoli, analizzando la nuova versione della squa squadra.
“Dobbiamo adeguarsi ad una pallacanestro totalmente diversa da quella precedente – spiega coach Tucci al sito ufficiale biancorosso -. Poggiavamo le basi su un gioco fondato sul binomio play-ala pivot, adesso abbiamo caratteristiche molto diverse, soprattutto nel gioco interno. Spesso riuscivamo a costruire tiri aperti per gli esterni, giocando spalle a canestro. Merlo (Merletto, ndr) ha caratteristiche diverse da Stella, e deve sfruttare rapidità di manovra, senza dubbio in linea con le sue corde. Le soluzioni adesso sono quella di Ondo Mengue, oppure giocare con tre piccoli”.
Incertezza anche riguardo la posizione in rosa di Federico Requena, sceso in campo contro Napoli dopo una settimana difficile: “Si è allenato a singhiozzo, cominciando giovedì, e questo ha inficiato enormemente la preparazione della gara – prosegue Tucci -. Se prima pagavamo dazio nei confronti dell’esperienza di Napoli, oggi il confronto non può esserci proprio. Parliamo di contatti sottocanestro, taglia-fuori, falli subiti, hanno avuto la meglio sempre loro. Ma la partita, dopo la palla a due, si è fatta poi anche più difficile di come già non fosse”.
“Abbiamo perso i nostri due lunghi dopo pochi minuti praticamente – spiega l’allenatore -, Antonelli ha stretto i denti e giocato l’intera gara come poteva per un dolore alla schiena, per l’impegno lo devo davvero ringraziare, ma ha giocato al 30% delle sue possibilità. Urbani si è fatto male alla caviglia subito e come lunghi ci siamo ritrovati il solo Azzaro a lottare. Obiettivamente la partita, secondo me, per come è finita e per il fatto di aver anche sfiorato il mantenimento quantomeno della differenza canestri, potevamo perderla molto più largamente. Oggi come livello di esperienza c’è un abisso tra noi e Napoli”.
“Dobbiamo lavorare per cercare di far rendere al meglio quello che abbiamo. Sarebbe troppo semplice pensare che un giocatore che faceva 10 punti in 20 minuti, oggi ne faccia 20 in 40”.
Si guarda, dunque, al prossimo impegno casalingo con Scauri (domenica alle 18 al PalaMangano, ingresso gratuito), con la preparazione alla gara cominciata oggi pomeriggio. Coach Tucci guarda anche più in là, segnando il percorso da intraprendere: “Dobbiamo assolutamente lottare con i denti, riprendere a vincere e tenere botta con orgoglio e voglia di fare bene, per difendere la nostra classifica – ha concluso -. Scauri rappresenta uno di quegli scontri diretti che porterà gli stessi problemi avuti a Napoli. Il nostro destino è segnato, dovremmo avere la meglio dell’esperienza degli avversari, trovando nuovi modi per mettere in difficoltà chi ci troveremo davanti”.