Villalba. piccolo centro in provincia di Caltanissetta, conta 1.700 abitanti circa, famoso per l'ottima coltivazione di pomodori e lenticchie, riconosciute quest'ultime, come "prodotto aagroalimentare tradizionale", sarà domani, giovedì 8 agosto, sede di uno storico appuntamento, l’incontro “Parlando di Michele Pantaleone” che si svolgerà alle 17,30 nei locali della Biblioteca Comunale. L’iniziativa culturale, dedicata al giornalista, politico e scrittore villalbese di fama internazionale, è stata organizzata dal Comune a cura dell’Assessore Giuseppe Tramontana e dello scrittore Jim Tatano. I lavori del convegno si apriranno con i saluti del Sindaco di Villalba Alessandro Plumeri, modererà il giornalista Ignazio Maiorana direttore del quindicinale “L’obiettivo”. Interverranno Mariano Mistretta e Giuseppina Immordino, docenti di Lettere presso le scuole medie della città; Flavia Fruscione; Gino Pantaleone scrittore e biografo di Michele Pantaleone; Tommaso Romano Poeta e Docente di Filosofia dell’Università di Palermo; il pittore Pippo Madè che dello Scrittore fu amico ed illustratore di tante copertine ed articoli ed il Sociologo Carlo Marchese Presidente della Comunità della Cultura Centro di Ricerche Economico Sociali di Taranto, anche lui amico di Pantaleone. Nel corso dell’incontro è previsto un intermezzo musicale di Maurizio Maiorana e verranno, inoltre proiettate, immagini e filmati di interventi pubblici di Michele Pantaleone. Lo scrittore villalbese, nato il 30 novembre del 1911 e morto a Palermo il 12 febbraio del 2002, fu esperto di dinamiche mafiose della Sicilia a cavallo della II Guerra Mondiale. Si contrappose, nella stessa Villalba, al capo mafia don Calò Vizzini, il quale ebbe un ruolo fondamentale nello sbarco degli Alleati in Sicilia, unitamente al boss italo-americano Lucky Luciano ed all'altro referente della mafia siciliana, Giuseppe Genco Russo di Mussomeli. La prima opera di Michele Pantaleone è datata 1957 e tratta "I casi di Villalba del malcostume amministrativo, del paternalismo e delle complicità" e venne pubblicato da Priulla. Seguì il grande successo di "Mafia e politica" per le Edizioni Einaudi 1962 e poi riedito nel 1978, "Mafia e droga" del 1966, il ben noto "Il sasso in bocca" dal quale il regista Giuseppe Ferrara trasse l'omonimo film nel quale lo stesso Pantaleone rivestì un ruolo come attore, "La mafia oggi" del 1972, "L'antimafia in tribunale" del 1976, "Un processo a Palermo" del 1979, "A cavallo della tigre" del 1984, "Mafia e pentiti" del 1985, "Mafia e antimafia" del 1992 per finire con "Omertà di stato. Da Salvatore Giuliano e Totò Riina" del 1993.