Mentre i palermitani festeggiavano Santa Rosalia, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile arrestavano due ladri professionisti, per un furto. È accaduto la notte scorsa, quando la pattuglia delle “gazzelle” ha tratto in arresto nella flagranza di reato di furto aggravato in concorso Vincenzo Sciacchitano, nato Palermo classe 1975, pregiudicato e Giovanni Leone, nato Palermo classe 1972, pluripregiudicato; sorpresi subito dopo avere asportato monili in oro da un’abitazione posta al decimo piano di via del Quarnaro, di proprietà di una signora. I due abili predatori, erano dotati di un’attrezzatura da scasso ben predisposta, indispensabile per qualunque difficoltà nelle azioni criminose. Le pattuglie dell’Arma giunte sul posto contattavano la stessa proprietaria, la quale riferiva che tornando a casa, da dove si era allontanata alle 18, si era accorta che ignoti durante la sua assenza, erano entrati in casa. Sebbene avesse chiuso la porta con due mandate, questa era stata richiusa ma senza alcuna mandata. In particolare, trovava delle sedie spostate e dei piatti che di solito conservava all’interno di uno stipetto, riposti sul tavolo della sala da pranzo. A quel punto, spaventata, dopo aver intravisto che c’erano anche dei vestiti sul pavimento ed altri oggetti, si allontanava e chiamava i Carabinieri. Sul posto, i militari accertavano che i ladri, oltre ad aver rovistato tutta casa, erano riusciti ad aprire un cassetto segreto senza lasciare alcun segno di effrazione. Lo stesso, era ricavato all’interno di un armadio a muro posto nel corridoio, difficile da aprire in quanto dotato di un sistema di apertura con serratura nascosta, da dove erano stati asportati diversi oggetti in oro. Inoltre, sempre in presenza dei Carabinieri, la vittima si accorgeva che in cucina vi era un torrone addentato, senza essere scartato, riposto su un ripiano di marmo accanto ai fornelli. Nel corridoio, gli investigatori rinvenivano un mazzo di chiavi di vario tipo, che la stessa proprietaria non riconosceva essere di sua appartenenza, per un totale di 11 chiavi, una di queste, apriva il portone dell’atrio condominiale, una il cancello metallico posto sul pianerottolo di casa e la terza riferiva essere la copia della vecchia serratura di casa sua. Un'inquilina del palazzo ha riferito di essersi affacciata e di aver visto duo uomini con una borsa. Ultimato il sopralluogo, una volta fuori dallo stabile, gli investigatori venivano contattati da un onesto cittadino che in Via Aquileia verso le precedenti ore 17,30, mentre si trovava all’interno del locale, aveva notato due individui con atteggiamento sospetto. Li aveva visti parcheggiare il loro scooter nei pressi di un gelateria e dirigersi verso il condominio in via del Quarnaro. Dopo circa 15 minuti, notava che gli stessi, uscivano dal condominio, con passo molto spedito. In particolare notava che uno dei due teneva nella mano sinistra una borsa scura. Uno si dirigeva verso via Aquileia, mentre l’altro si allontanava a piedi verso la gelateria per recuperare lo scooter per poi andare verso Viale Lazio. In Caserma, i testimoni, sono riusciti ad identificare i due malfattori, grazie all’esame fotografico di pregiudicati dediti a furti in appartamenti, corrispondenti a Sciacchitano. I Carabinieri dopo aver bussato al portone di casa del sospetto, notavano che aveva indosso gli stessi indumenti segnalati dai testimoni, che si affrettava a cambiare mentre stavano salendo i militari. In casa, i carabinieri hanno ritrovato gli indumenti e 3 mazzi di chiavi di dubbia provenienza di cui l’interessato non sapeva fornire utili spiegazioni. Inoltre, parcheggiato sotto l’abitazione di Sciacchitano, è stato anche trovato lo scooter usato per il furto. I militari, poi, si spostavano in un altro appartamento di proprietà di Sciacchitano in via Villa Nicolosi che dava esito positivo, in quanto, all’interno di una nicchia, occultato da un piatto doccia, veniva rinvenuto un borsone di colore nero contenete vari oggetti da scasso e 10 mazzi di chiavi posti sotto sequestro. Dalla consultazione in banca dati, veniva accertato che alcuni mesi addietro Sciacchitano era stato controllato in compagnia di un altro soggetto identificato in Leone. A quel punto, senza mai interrompere le ricerche degli autori del reato, gli investigatori si sono recati presso l’abitazione di Leone dove lo stesso veniva bloccato e condotto in Caserma. La vittima del furto, in sede di denuncia, riconosceva senza ombra di dubbio Sciacchitano in uno dei due fattorini che, lo scorso maggio, le avevano consegnato a casa una lavatrice acquistata presso il negozio “Expert Papino” di Palermo di via Ugo La Malfa. Alla luce dei fatti, i due venivano arrestati per il reato di furto in abitazione in concorso. Dell’avvenuto arresto, veniva data comunicazione al Sostituto Procuratore di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo Giuseppina Motisi, la quale disponeva la detenzione degli arrestati presso le camere di sicurezza in Caserma in attesa del rito direttissimo da celebrarsi presso il Tribunale di Palermo nella giornata di oggi. La refurtiva interamente recuperata è stata restituita alla legittima proprietaria, mentre gli arnesi da scasso sono stati posti sotto sequestro.