Domenica delle Palme da dimenticare per i monrealesi e per i visitatori che hanno scelto di trascorrere nella città una giornata nelle due più belle piazze della cittadina normanna. Perché tra il congestionamento del traffico e l’inquinamento, per residenti e turisti è stata una domenica da metropoli. Centinaia le auto che sono transitate da lì in maniera incontrollata. Questo anche per la totale assenza della polizia municipale. Il segnale “divieto di fermata” praticamente ignorato. E le auto parcheggiate pure sotto al portico del Duomo. E non sono mancate le pericolose serpentine della auto tra i turisti. Un luogo dove non era facile camminare, sostare, spingere i passeggini dei piccoli ,godersi le vetrine. E se qualcuno dirà che quest’accozzaglia di auto va incontro al desiderio di alcuni commercianti, dall’altro lato c’è chi non ha voglia di respirare i gas di scarico della città. È stato dimenticato anche l’impegno preso dagli esercenti del centro storico che cercano di difendere il proprio ambito a suon di piante. Ma c’è chi non esita a danneggiare le fioriere di via Roma se serve a creare un posticino per la propria autovettura. Quindi una città senza regole, abbandonata a sè stessa. Una località che si sfilaccia nella vitalità dei propri antichi vizi, avviandosi ancora di più a una sciatta decadenza. Oggi è questa l’immagine di Monreale. Sognare un’iniziativa di isole felici, che potrà contribuire alle vendite e al rilancio dell’immagine del centro storico sembra, sino a questo momento, non sembra attraversare la mente di chi è stato chiamato a diffondere con i fatti l’importanza di questa città, ricca di storia all’interno del duomo, ma inadeguata al suo esterno.