Un nuovo disco con il sound di sempre, il rilancio dell’ultimo singolo “L’uomo pesce”, la possibilità di fare conoscere ai nuovi fan i lavori precedenti. “Ma soprattutto, abbiamo la voglia di tornare a calpestare il legno dei palchi d’Italia, per fare ballare tutti attraverso l’energia incredibile che circonda e coinvolge i corpi di chi ci ascolta live”. Parole di Totò Grilletto, Ivano Minutella, Melko Van Kaster, Gjin Schirò, Salvatore Spera e Fabio Pellitteri. Nomi che, uniti insieme, formano gli “Nkantu d’Aziz”, ovvero la band musicale made in Sicilia che negli ultimi 10 anni ha diffuso – come un virus positivo – il valore della musica dai suoni balcanici, arabeschi e orientali, unendoli con lo stile del cantautorato italiano e dialettale. Un progetto i cui risultati finali si vedono nel corso dei concerti, con migliaia di persone che – da Catania a Roma, passando per i paesi dell’entroterra dello Stivale – accorrono alle loro esibizioni per cantare, saltare scatenati e ballare, come invasi da una grande euforia musicale. E dopo un breve periodo di pausa forzata, gli Nkantu d’Aziz sono pronti a ripartire, con tanti progetti in testa da mettere in pratica. Anzitutto con un nuovo disco dal nome top secret, che uscirà all’inizio del prossimo anno. Dieci tracce in puro stile Nkantu d’Aziz, tutte inedite, una delle quali è “L’uomo pesce. Tornando al disco, questo comprenderà, per chi avesse conosciuto gli Nkantu d’Aziz da poco, anche il cd del 2011 intitolato “Mi porteranno via”. “Il resto sarà tutto tour nel 2015 – dicono i componenti della band – con date in tutta Italia per far tornare a tremare lo Stivale. Il tutto, senza dimenticare la nostra anima siciliana e antimafia, che ci accompagna ovunque andiamo”.