Centinaia di ore di straordinario, buste paghe “mega”. Al comune di Monreale alcuni dipendenti sommano centinaia di ore di straordinario, violando le norme comunitarie ed italiane in merito al lavoro ordinario e straordinario. Così succede che un dipendente comunale, V.G., ha effettuato per il trimestre 3 luglio 2013 – 30 settembre 2013 qualcosa come 140 ore di straordinario. E da voci di corridoio non confermate, lo stesso dipendente, lo scorso anno, aveva effettuato più di 700 ore di straordinario. Fermo restando che il dipendente ha svolto il suo lavoro, l’amministrazione comunale compie una violazione palese delle normative comunitarie ed italiane in merito alle prestazioni di lavoro straordinario per i suoi dipendenti. La norma di derivazione comunitaria (D.Lgs. 66/2003) pone il limite di 250 ore annue per lo straordinario; per gli enti locali tale limite è limitato a 180 ore. Da alcune indagini che abbiamo svolto, il “caso" rilevato non è affatto eccezionale, ma purtroppo ricorrente, in particolare per un singolo dipendente. La cosa più grave, comunque, è che nessun dipendente in Italia può lavorare per più di 48 ore settimanali (fra orario ordinario ed orario straordinario): violando questa norma, si incorre in sanzioni abbastanza pesanti a carico del dirigente responsabile. Sull’albo pretorio del sito del Comune, è facile fare i conti con le prestazioni di lavoro straordinario. Che superano le 48 ore settimanali in molti casi e che creano parecchie perplessità sul tipo di lavoro svolto. Visto che in ben due casi, il dipendente segna prestazioni di straordinario dalle ore 17,30 alle ore 10 circa dell’indomani (il 5 settembre ed il 19 settembre). Eppure in merito allo straordinario, esistono limiti ben precisi. Per il personale a tempo pieno la regola contrattuale pone un limite di 180 ore annue pro-capite (tale limite può essere elevato in casi eccezionali ed ampliamenti motivati, previo accordo sindacale). I lavoratori part-time hanno limiti ancora più rigidi. Fermo restando che “in mano” abbiamo solo i dati relativi al trimestre luglio-settembre, c’è comunque da pensare che il dipendente in questione abbia già effettuato oltre 250 ore di straordinario. Noi abbiamo posto queste domande al Sindaco Filippo Di Matteo, attraverso l’ufficio stampa: il 5 settembre ed il 19 settembre, il dipendente segna uno straordinario dalle ore 17,30 alle 10,15 dell'indomani. Che tipo di servizio ha svolto? il Comune non commette una palese violazione pagando una simile quantità di straordinario, visto che la normativa di derivazione comunitaria impone al massimo il pagamento di 250 ore di straordinario annue? O ci sono altre tipologie di accordo? la legge italiana prevede che un dipendente non possa lavorare più di 48 ore in una settimana. Facendo due conti, la violazione appare ripetuta nel tempo. È così? non disponiamo dei dati precedenti, ma se in soli tre mesi il dipendente ha superato 140 ore, è chiaro che fino ad oggi ha superato di gran lunga il tetto massimo di 250 ore. Lo conferma? in generale, questo dipendente, che tipo di mansioni svolge per aver necessità di tutto questo straordinario? Non riesce a svolgerlo negli orari normali di lavoro? Non sarebbe più efficace coinvolgere a rotazione nello straordinario altri dipendenti? Ancora non abbiamo ottenuto una singola risposta.