L’attività di indagine del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri Palermo Piazza Verdi, ha portato all’emissione di un decreto di fermo da parte dei Pubblici Ministeri della Procura di Palermo titolari dell’attività, Calogero Ferrara e Diana Russo coordinati dal Procuratore aggiunto Maurizio Scalia. L’atto trae origine dalle investigazioni svolte a seguito dell’omicidio di Massimo Pandolfo, avvenuto lo scorso 24 aprile. I contorni dell’omicidio, maturato in ambiente omossessuale e commesso da un sedicenne, hanno portato a scoprire e documentare l’esistenza di un giro di prostituzione omosessuale minorile che vedeva tra i suoi più assidui avventori il sacerdote Aldo Nuvola, nato a Palermo il 12/4/1964, ex parroco della parrocchia Regina Pacis, già condannato in primo grado per “molestia o disturbo alle persone”, per aver tentato ripetuti approcci sessuali nei confronti di un giovane 17enne, e pregiudicato per “atti osceni” per essere stato trovato, in questo centro, a bordo della propria autovettura in atteggiamenti intimi con un altro uomo. L’attenzione sul sacerdote fu posta sin dalle prime battute dell’indagine quando si accertò, attraverso l’analisi dei tabulati dell’omicida, un costante scambio di messaggi e telefonate tra i due; scambio che avvenne anche nelle ore immediatamente successive alla morte di Pandolfo. I ragazzi scelti da Nuvola, generalmente sono provenienti da ambienti degradati di Palermo, adolescenti soliti trascorrere le loro nottate fuori casa e che accondiscendono a vendersi in cambio di denaro o altra utilità: il sacerdote pianificava giornalmente appuntamenti con i “suoi” ragazzi per consumare rapporti sia all’interno della propria vettura che presso la sua abitazione. In altre occasioni è stato documentato “l’abbordaggio” occasionale dalla propria automobile, direttamente sulla strada, di giovani prostituti sconosciuti. Nuvola, infatti, gravitava in orari notturni, nelle aree di Palermo più frequentate dai giovani, che, sebbene non svolgano in modo continuativo il mestiere di “marchettari”, spesso accettano di avere rapporti sessuali dietro pagamento di denaro o altra utilità. È stato inoltre documentato come, a seguito dei rapporti, non manchi mai il pagamento che avviene sotto forma di piccole dazioni in denaro contante (20-30 euro), ricariche telefoniche oppure l’acquisto di cibo e bevande. Si evidenzia infine che i giovani con cui si rapporta Nuvola, sono a conoscenza della sua posizione sociale e culturale che viene costantemente ribadita dal sacerdote. Gli stessi, peraltro, sembrano rimanere affascinati dalla sua figura e dai suoi modi di proporsi e sono soliti rivolgersi a lui chiamandolo “Padre Aldo”. L’arrestato, è stato associato presso la Casa Circondariale “Pagliarelli” di Palermo. Le intercettazioni telefoniche Alcune sono davvero sconcertanti. Padre Aldo Nuvola era finito da tempo sotto il mirino degli investigatori. Ecco alcune delle frasi “più forti” riportate dagli investigatori e scritte dall’edizione online di Repubblica.it: “Jessy mi bacia, la lingua me la fa arrivare fino a quà, m…. mi dà una soddisfazione terribile del bacio, (…) gli faccio il p…… a lui ma ti ho spiegato che lui ha la cosa tanta, così non ci prova nessuna soddisfazione e lui lo fa a me perché si è convinto lui”. In una intercettazione Nuvola fa riferimento anche a Berlusconi: “Il gigolò che gli sembra che le persone sono tutte Berlusconi che gli danno 1.000 euro e 500 euro per una “marchetta” e vuole fare il “marchettaro” con la “campata” che gli altri, scusami l’espressione, con una “s…..” semplice e via gli devono dare 100 euro senza fare un c…., ma tu lo sai quanto mi danno a me per un funerale? Quando io vado al cimitero a fare le sostituzioni, sai quanto mi danno per un funerale? Un funerale dura un'ora, la predica, tutto sistemato, piripì, piripì. E sai quanto mi danno? Spara quanto mi danno, io sono laureato, ho due lauree. La chiesa, il cimitero si prende 50 euro dall'impresa, la chiesa, Sant'Orsola, sai a me quanto mi dà per un funerale? Al celebrante, la persona più importante, quello che fa il funerale, dà 25 euro".